Il mio nome è ancora James Bond!
di Enzo Latronico
Le Piccole pagine, 2022
Dialoga con l’autore Domenico Monetti
Nell’anno in cui James Bond, l’agente segreto più famoso del mondo, compie sessant’anni di vita cinematografica, Enzo Latronico presenta, con questo libro, la sua appassionata difesa a quello stile di vita (e seduzione) che da quasi dieci anni l’industria cinematografica sta cercando di cambiare a favore del politicamente corretto.
Un cambiamento che sa quasi di premonizione fin dalle battute iniziali di Agente 007: licenza di uccidere, il primo film della serie dedicata a James Bond datato 1962:
– È proprio decisa a farmi fuori.
– Questa è l’intenzione.
– Ammiro il suo coraggio, signorina?
– Trench, Sylvia Trench, e io ammiro la sua fortuna, signor?
– Bond, James Bond!
Enzo Latronico (Piacenza, 1969) è giornalista, scrittore e sceneggiatore. Ha sceneggiato il documentario I musei di Palazzo Farnese e ha scritto e diretto il documentario A memoria d’uomo per il Ministero della cultura. Le sue incursioni nel cinema l’hanno portato ai David di Donatello con il corto Solo di passaggio di A. Zonin di A. Zonin. Ha scritto i libri “Ugo Pirro, indagine su uno sceneggiatore al di sopra di ogni sospetto” (Le Piccole Pagine), “La settima arte della seduzione” (Damster), “Quando c’era Maciste” (Marvia), “Gli attori mangiano per finta” (Le Piccole Pagine). Dirige il blog/magazine “Cinemascritto” e scrive per la rivista “The Way Magazine”. Oltre a James Bond è appassionato studioso della cinematografia di Star Trek