LASCIANDO LA BAIA DEL RE di Claudia Cipriani (sara’ presente la regista)
2011, Italia, Norvegia, 77′
Cosa succede se un’insegnante decide di filmare i suoi allievi durante le ore di lezione? E se un’allieva decide di filmare l’insegnante? È quello che succede nel quartiere popolare “Baia del Re”. Lì i destini di una ragazzina e della sua “educatrice” s’incrociano, trasformando il ritratto di una strana comunità nella storia della catarsi da una tragica perdita. La storia di un’amicizia nata da un insolito modo di insegnare diventa così il racconto di un viaggio da un luogo della periferia milanese, chiamato Baia del re, a un luogo del Polo Nord che ha lo stesso nome, tra le meraviglie dell’artico e la minaccia degli orsi polari.
What happens if a teacher decides to film her pupils during the lessons? And what if a pupil decides to film the teacher? This is what happens in a place in the outskirts of Milan where a group of young people organize an after school program for the prevention of school dropout of troubled teenagers. It is here that the lives and destinies of a young girl and her “mentor” meet, transforming the portrait of an odd community into a story of a catharsis from a loss. A rare look at school and friendship and a story of a journey from a popular neighbourhood named “Baia del Re” to a place at the North Pole with the same name, through the wonders of the Arctic and the threat of polar bears.
Biofilmografia della regista
Claudia Cipriani si è laureata in filosofia a Milano, dove ha frequentato i corsi della Scuola Civica di Cinema Tv e Nuovi Media. Ha lavorato come giornalista per diversi anni prima di dedicarsi alla regia, come free lance e per alcuni canali televisivi. E’ stata consulente per mostre allestite presso la Triennale di Milano. Tra i suoi lavori, i documentari Ottoni a Scoppio (2003, menzione speciale Premio Bizzarri), La guerra delle onde (2009 – Ceska Tv).
Director’s films and biography
Claudia Cipriani graduated in philosophy and got a diploma at the Scuola Civica di Cinema, Televisione e Nuovi Media in Milan. Before working as a director, she was a professional journalist. She worked as director and author with several tv channels and collaborated as a consultant for various exhibitions at the Museum “Triennale” in Milan. Among her works: Ottoni a scoppio – Banging Brass band (short doc, 2003); Danae (short fict, 2004); La
NOTE DI REGIA
Baia del re è il nome dell’ultimo avamposto nel mare Artico, il nome di un quartiere popolare alla periferia di Milano e il nome di un’associazione che sopravvive tra disillusione e ironia. Tre luoghi diversi e lo stesso luogo insieme: luogo di confine, geografico e spirituale. Ho cercato di cogliere questa ricchezza attraverso la mescolanza di modalità di rappresentazione, formati e temi, anche se, mentre giravo e montavo mi sono accorta che tutti i concetti erano dimenticati e mi guidavano le emozioni, perché in fondo questo film è nato come una dichiarazione di amore e di rabbia. “Lasciando la Baia del Re” è infatti dedicato a mia figlia Dalia, che rimarrà sempre nelle cellule del mio corpo e nelle reti neurali dei miei pensieri migliori.
DIRECTOR’S STATEMENT
King’s Bay are three different places and the same place at the same time. It’s a boundary place, both geographical and spiritual. I tried to catch all this richness through the mixture of themes, formats and point of views, although, while I was shooting and editing I realized that I forgot all concepts and I was guided by emotions as, in the end, this film was conceived as a declaration of love and anger. “Lasciando la Baia del Re” is dedicated to my daughter Dalia, who will stay forever into my body’s cells and into the neural networks of my best thoughts.