NON MI AVETE CONVINTO di Filippo Vendemmiati
Italia, 2012, 75′, doc.
Al termine della proiezione Maurizio di Rienzo condurrà un incontro con il regista.
Pietro Ingrao,97 anni, si racconta dialogando a distanza con uno studente anni’80, distratto durante lo studio dalla radio che trasmette l’intervento di Ingrao al XVI congresso PCI (marzo 1983). Una lunga intervista è stata realizzata da gennaio a giugno ’12 mentre una meticolosa ricerca d’archivio ha permesso il recupero di registrazioni inedite. Nel film, controcanto a Ingrao è la sorella Giulia, giovane 90enne. Un lavoro appassionato su un uomo che ha attraversato il Novecento andando oltre. Non la biografia storica di Pietro Ingrao, ma il suo racconto in prima persona, sulla politica come passione “come strumento per cambiare un mondo che non mi piaceva”.
Le immagini storiche sono state concesse da Istituto Luce Cinecittà
e dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
Pietro Ingrao nasce nel 1915 in un borgo di campagna, Lenola. Studia, si laurea, vuole fare il regista e si iscrive al Centro sperimentale di cinematografia. Nel 1936, l’aggressione nazi-fascista alla Repubblica spagnola lo spinge “a calci nel sedere” verso la politica: si impegna nella cospirazione antifascista e diventa comunista. È in questa esperienza che incontra la sua futura moglie, e madre dei suoi cinque figli: Laura Lombardo Radice.
Nel 1942 entra in clandestinità, e il 26 luglio 1943 prende la parola nel primo comizio antifascista, a Milano. Nel 1947 diventa direttore dell’Unità, giornale del partito comunista italiano (PCI); nel 1948 viene eletto deputato. Nel 1956, commette “il più grande errore della mia vita politica”: pur tormentato, si schiera a favore dell’intervento sovietico che schiaccia la rivolta ungherese.
All’XImo Congresso del PCI, nel 1966, rivendica il diritto al dissenso: “non mi avete convinto”. Negli anni seguenti diventa punto di riferimento per l’ala sinistra del PCI, per le lotte operaie e studentesche, per il movimento pacifista. Nel 1976 è eletto presidente della Camera dei Deputati; nel 1978, vive i giorni drammatici del sequestro e assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse; lascia la presidenza della Camera nel 1979. Nel 1989, Ingrao si oppone allo scioglimento del PCI: aderisce poi al PDS, ma ne uscirà nel 1993. Ha pubblicato testi politici, tre volumi di poesie, e l’autobiografia “Volevo la luna”. Sito web: www.pietroingrao.it
Filippo Vendemmiati, nato a Ferrara il 9 febbraio 1958, è giornalista, inviato e autore di lungometraggi. Sposato con due figli vive a Bologna. Lavora presso la sede Rai dell’Emilia Romagna dal 1987: nella sua carriera, si è occupato di fatti di cronaca di rilievo nazionale, come il disastro dell’aereo militare in fiamme caduto il 6 dicembre del ’90 sull’istituto “G. Salvemini” di Casalecchio di Reno, e costato la vita a dodici ragazzi, e l’assassinio del Prof. Marco Biagi, ad opera di un commando delle Nuove Brigate Rosse il 19 marzo del 2002.
In veste di autore ha firmato “La Grande Sorella”, reportage sul dramma della lebbra in India realizzato con i colleghi Marino Cancellari e Donata Zanotti, vincitore del “Premio Enzo Baldoni” nel 2006. Tra le sue passioni, la fede calcistica per squadra del cuore, la Spal, che segue con dedizione fin da bambino.
Le vicende legate alla tragica morte di Federico Aldrovandi, lo studente ferrarese deceduto durante un controllo di polizia la notte del 25 settembre del 2005, lo hanno convinto “che era arrivato il momento di fermarsi, di riavvolgere i nastri e rileggere gli appunti, perché l’unica vera notizia che vale la pena raccontare è la storia e non il fatto e per una volta le notizie possono aspettare”. Il documentario “È stato morto un ragazzo-Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia” (edizione Promomusic/CorvinoMeda editore) è stato presentato in anteprima nazionale a Venezia, nelle Giornate degli Autori Venice Days settembre 2010. E’ stato proiettato, pur senza un distributore ufficiale, in numerosi cinema e sale pubbliche italiane. E’ stato trasmesso dalla Rai, Rete Tre, maggio 2011, ottenendo il record di ascolti nella fascia oraria di trasmissione 23.30 -1.00 con un ascolto medio 860 mila spettatori e uno share del 15 per cento.
E’ stato morto un ragazzo ha ottenuto il David di Donatello come miglior documentario italiano 2010-2011 e ha vinto il Bari Bifest premio Vittorio De Seta come miglior regista documentario 2010.
Il suo ultimo lavoro qui presentato in selezione “Non mi avete convinto” è dedicato alla figura politica e umana di Pietro Ingrao, ex presidente della camera, leader dell’ex partito comunista, forse il “politico più amato e meno potente” dal dopoguerra ad oggi.
“Se con “E’ stato morto un ragazzo” in fondo ho fatto i conti con un mestiere che mi piace sempre meno, il giornalismo, con “Non mi avete convinto” faccio i conti con una mia vecchia e mai spenta passione, la politica, purtroppo oggi così infangata e distante”. filippo vendemmiati
Filmografia:
Fai uno scatto (2005)
La Grande Sorella (2005)
Il trenino di Roth (2007)
E’ Stato morto un ragazzo (2010)
Non mi avete convinto (2012)