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Tenderly di Franco Brusati (1968, 99’)
«Tenderly è la storia, per così dire senza “story”, di Jolanda e Franco – tutta fantastica irragionevolezza lei, tutto borghese ragionevolezza lui – e del loro contrastato rapporto: una sorta di lotta tra i residui dell’Es ed il predominio del Super-Ego nel mondo contemporaneo; un contrasto che inizia con la tenera speranza di una sintetica unione e termina con le tenere nostalgie di una definitiva separazione. […] Brusati ha diretto questa simpatica e vivace commedia con un piglio fine e sicuro e effervescente euritmia. Seguendo più gli schemi della sophisticated comedy americana, il regista in due terzi del film ha dato libero e felice sfogo alla fantasia spezzettando il racconto ed immettendovi una serie di gags, sempre sul filo del paradosso, ma simpaticamente originali e confezionate con pertinente eleganza di linguaggio. La Lisi e Segal sono efficacemente “en role”, specie la prima, questa volta ripresa senza trucco e senza bamboleggiamenti. Tra i personaggi molte gustose apparizioni. Colore e musica sono intelligentemente adattati alla confezione» (Miccichè).