PASOLINI PROSSIMO NOSTRO, di Giuseppe Bertolucci, 2006, 63′
Una voce, calma ed inconfondibile, emerge dal rumore di un operoso, disciplinato set cinematografico. È la voce di Pier Paolo Pasolini, al lavoro per completare la sua ultima, contestatissima (e postuma) opera cinematografica: Salò o le 120 giornate di Sodoma.
Inizialmente perplesso, Pasolini trasforma l’intervista in un lucido e violento attacco alla società; un grido d’allarme che, assieme alle immagini del set, dà vita ad una sorprendente sovrapposizione tra film e realtà a svelare la metaforica messa in scena pasoliniana della modernità.
È un Pasolini inedito, drammaticamente disperato e sdoppiato nel suo non concedere/si un futuro, una possibilità, seppure accennata, nel catartico e liberatorio primo finale del film, eliminato dal regista e qui ricostruito fotograficamente.
Regia: Giuseppe Bertolucci
Interpreti: Pier Paolo Pasolini /Il cast e la troupe di “Salò o le 120 giornate di Sodoma”
Voce: Pier Paolo Pasolini
Fotografie: Deborah Imogen Beer
Interviste: Gideon Bachmann
Montaggio: Federica Lang
Supervisione musicale: Fabio Venturi
Musiche: F. Ansaldo, C. A. Bixio, F. Chopin, A. Moretti, C. Orff
Musiche eseguite da: Nanni Civitenga, Monica Ficarra, Ensemble Roma Sinfonietta diretta da Claudio Casini e Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano diretto da Francesco Lanzillotta
Produzione esecutiva: Angelo S. Draicchio
Produzione: RIPLEY’S FILM SRL / Cinemazero
Origine: Italia
Anno: 2006
Fotografia: B&N
Formato: 1:1.33
Supporto: DCP
Durata: 63’
Prima proiezione pubblica: Venezia 63 – Orizzonti