Presentazione della rassegna
A FIL DI SPADA
Saranno presenti:
Alberto Anile (conservatore della Cineteca Nazionale)
Renzo Musumeci Greco (maestro di scherma e presidente dell’Accademia)
Giorgio Gosetti (direttore di Casa del Cinema)
e Luciano Tovoli, Emanuele Salce, Enrico Vanzina, Andrea Morricone, Massimiliano Pazzaglia, Carlotta Bolognini, Piera Detassis e tanti altri.
Il deserto dei tartari di Valerio Zurlini (1976, 150’)
Il giovane Drogo (Jacques Perrin), appena nominato ufficiale, viene assegnato ad una fortezza ai margini di un immenso deserto. Da anni la guarnigione si prepara, tra pattugliamenti, addestramenti e discussioni, a un possibile attacco nemico. Anche Drogo entra in questo meccanismo: passano gli anni, arrivano le promozioni, i comandanti si avvicendano, ma la lunga snervante attesa non ha fine. Quando infine avverrà l’invasione, Drogo non sarà presente: vecchio e malato, viene trasferito verso l’interno, lontano dalla battaglia a cui si era preparato per tutta la vita.
Tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, liberamente adattato da André Brunelin e Jean-Louis Bertucelli, Il deserto dei tartari è l’ultimo film di Valerio Zurlini, l’unico non scritto da lui ma che gli appartiene non solo a livello stilistico (suoi i dialoghi italiani). Come Buzzati, anche Zurlini condivideva una sensazione esistenziale d’inutile attesa e una profonda malinconia. Non a caso una delle frasi che sintetizza meglio la Weltanschauung del cineasta era: «Vivere la vita non ha altro fine che lasciarla passare e la morte è l’unica giustificazione». Cast strepitoso con una menzione particolare a Vittorio Gassman in uno dei suoi ruoli drammatici migliori, quello del Colonnello Conte Giovanbattista Filimore. Esterni meravigliosi girati in una fortezza abbandonata di Bam (Iran), splendidamente fotografati da Luciano Tovoli.
Si ringrazia Istituto Luce-Cinecittà