BOYS DON’T CRY di Kimberly Peirce
USA, 1999, 118’, v.o.sott.it, VM18
Hilary Swank (Brandon Teena) Chloë Sevigny (Lana) Peter Sarsgaard (John Lotter) Brendan Sexton III (Tom Nissen) Alicia Goranson (Candace) Alison Folland (Kate) Jeanetta Arnette (Madre di Lana) Matt McGrath (Lonny) Cheyenne Rushing (Nicole) Robert Prentiss (Trucker) Rob Campbell (Brian) Stephanie Sechrist (April) Jerry Haynes (Giudice) Lou Perryman (Sceriffo) Lisa Wilson (Pam)
A Lincoln, piccolo centro del Nebraska, il ventunenne Brandon Teena vive una fase di grande confusione interiore. Deciso ad allontanarsi per poter partire da zero dove nessuno lo conosce, arriva a Falls City, un centinaio di chilometri lontano, incontra Lana e viene accolto a casa di lei: ci sono la mamma di lei, e John e Tom, due balordi che hanno passato alcuni periodi in carcere. Brandon e Lana stringono una forte amicizia, finché lui la bacia con grande passione. Ad un certo punto però Brandon non può più eludere le domande su se stesso e la sua provenienza. Processato per furto d’auto, viene rinchiuso in carcere, e qui rivela a Lana di chiamarsi in realtà Teena Brandon, una donna che però si sente maschio e in tale ruolo cerca rapporti con altre donne. In carcere Teena viene violentata, poi, quando esce, chiede a Lena di scappare insieme a Lincoln. John e Tom intervengono, colpiscono brutalmente Teena. In una crescente spirale di violenza, John poi uccide Teena, e Tom colpisce a morte Candy, la ragazza vicina di casa che era intervenuta involontariamente. Fuori campo, Teena legge una lettera scritta a Lana sulla loro difficile condizione.