L’IMPORTANZA DI ESSERE SCOMODO. GUALTIERO JACOPETTI
di Andrea Bettinetti (Italia, doc, 90′)
Prodotto da: Franco Bocca Gelsi, Gabriella Manfrè, Nicola Zappa, Enzo Coluccio
Produttore Associato: Alejandro de la Fuente
“More” orchestra diretta da Riz Ortolani Versione originale cantata da Katyna Ranieri
Montaggio: Igor Ragazzi
Fotografia Pierluigi Laffi
Musiche originali: Lorenzo Dal Ri, Nicola Arata
Realizzato con il contributo della Provincia di Milano
“Tutte le scene che vedete in questo film sono vere e riprese dal vero. Se spesso saranno scene amare è perché molto cose sono amare su questa terra. D’altronde il dovere del cronista non è quello di addolcire la verità ma di riferirla obbiettivamente”. Mondo Cane, 1962
Personaggio scomodo e controverso, visionario, protagonista di scandali, tacciato dalla critica di razzismo e fascismo, Gualtiero Jacopetti (1919-2011) è stato un testimone d’eccezione della storia politica, sociale e culturale italiana dallo scoppio della seconda guerra mondiale fino alla metà degli anni 70. Autore con Franco Prosperi dei documentari ‘Mondo Cane’ (1961) e ‘Africa Addio’ (1966), successi di pubblico mondiali, vincitore del David di Donatello e del Golden Globe, giornalista per la Settimana Incom e per il Corriere d’Informazione, fondatore della rivista Cronache e direttore del cinegiornale “L’Europeo Ciac”, Gualtiero Jacopetti ha avuto il destino – o la straordinaria capacità – di trovarsi sempre al centro delle cose e degli avvenimenti. Accusato da più parti di essere il padre del cinema trash “un mistificatore per vocazione”, “forse il filmmaker più irresponsabile che sia mai esistito”, Jacopetti è stato senza alcun dubbio un ‘cattivo maestro’ che non ha disdegnato di sfruttare la faciloneria e l’arretratezza culturale della società del tempo per propinare immagini shock. Ma anche un uomo dall’indubbio talento, un cronista curioso e feroce. Un viaggiatore dalle avventure epiche, la cui unica vera casa è stata il mondo.