IL GRANDE SILENZIO di Sergio Corbucci
Italia, 1967, 105′
Nel 1896, nella zona di confine che divide il Messico dagli Stati Uniti, è caduta la neve. I numerosi fuorilegge che vivono alla macchia, in cima alle montagne, muoiono per il freddo e per la fame e come i lupi sono costretti a scendere a valle. Di ciò ne approfittano i bounty killer che, spesso, uccidono per una taglia di pochi dollari. Il più feroce tra questi è Tigrero. Ma come rimedio all’ingiustizia di questi avidi esecutori, da qualche tempo, si è levato un uomo che, per essere muto, è da tutti chiamato Silenzio. Egli riceve da una certa Pauline il mandato di vendicarle il marito, ucciso dallo stesso Tigrero. Nella diligenza che lo conduce a Snow Hill Silenzio conosce il nuovo sceriffo del villaggio, inviato dal Governatore per cercare di frenare la bramosia dei bounty killer e lasciare alla giustizia il compito di snidare i fuorilegge. Nel villaggio Silenzio cerca più volte di provocare Tigrero, il quale, ignorando la sua abilità nel tirare, cadrebbe nell’insidia se non fosse per lo sceriffo che, appena lo vede metter mano alla pistola, interviene arrestandolo. L’arresto di Tigrero provoca la reazione di Pollicut, l’infido banchiere e giudice di pace di Snow Hill, che aveva tentato di far ammazzare Silenzio dal suo dipendente. Mentre fra Pauline e Silenzio nasce l’amore, Tigrero, dopo aver ucciso lo sceriffo, si precipita dai suoi compagni ed assieme a loro si dirige verso il villaggio scatenando l’inferno. Ormai tra Silenzio e Tigrero è giunto il momento della resa dei conti. In un drammatico duello, Silenzio viene ripetutamente colpito dalla pistola di Tigrero, il quale, non soddisfatto della morte del rivale, uccide Pauline che, disperata, si era gettata sul corpo inanimato del suo caro.