Non è la prima volta che ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini “approda” alla Casa del Cinema, isola-faro per tutti i cinefili romani. Nell’autunno 2008, all’interno del programma di N[ever]land,la Sala Deluxe ospitò infatti una rassegna che sintetizzava dieci anni di cortometraggi digitali italiani presentati al nostro Festival. E fu già quello un evento significativo, per una manifestazione che già dalla fine degli anni ’90 ha iniziato ad esplorare gli intricati ma appassionanti scenari dischiusi dall’innovazione tecnologica nell’audiovisivo.
È però senz’altro la prima volta che ARCIPELAGO fa il suo ingresso “ufficiale” e in prima persona nella programmazione della CdC. E lo fa – grazie al direttore Caterina D’Amico e a tutto il suo intrepido staff – in occasione di un appuntamento fatidico e impegnativo (impegnativo sotto molti aspetti, non ultimo quello emotivo) qual è il suo ventennale.
Per questo abbiamo voluto riservare alla Casa del Cinema la parte più prestigiosa – e in anteprima – del ricco programma 2012, che proseguirà poi, dal 18 al 22 Giugno, nella storica sede del Festival – il Cinema Intrastevere.
Nell’arco di tre intensi giorni – dal 15 al 17 Giugno – tra le sale Deluxe e Kodak della CdC si avvicenderanno retrospettive, omaggi ed eventi speciali che solo in parte verranno replicati all’Intrastevere. Dunque, un’occasione da non perdere.
L’evento centrale del programma della 2.0a edizione del Festival (e delle giornate della Casa del Cinema in particolare) è la retrospettiva Focus Polonia, organizzata in collaborazione con la Krakow Film Foundation, la Scuola Nazionale Polacca di Cinema, Teatro e Tv di Łodz, il Polish Film Institute e l’Istituto Polacco di Roma: quattro programmi (15 titoli) che racchiudono l’eccellenza della più recente “produzione breve” polacca, storicamente supportata da un sistema formativo rigoroso e di grande prestigio (se ne discuterà in una tavola rotonda il 19 Giugno, all’Istituto Polacco, in presenza del rettore della Scuola di Łodz, Robert Glinski), che ha forgiato diverse generazioni di straordinari cineasti di fama internazionale. Ad alcuni di questi – Andrzej Wajda, Krzysztof Kieslowski, Jerzy Skolimowski, Krzysztof Zanussi, Roman Polanski e Zbigniew Rybczynski, tutti cresciuti tra gli anni ’50 e ’70 appunto a Łodz – è anzi interamente dedicato il quinto programma del Focus, che tra i suoi 11 film scolastici ne comprende alcuni raramente o mai proiettati in Italia, come Erotyk e Pieniadze albo zycie (O la borsa, o la vita) di Skolimowski, Kwadrat (Quadrato) del premio Oscar Rybczynski, Kiedy ty spisz (Quando dormi) di Wajda, Tramwaj (Il tram), Urzad (L’fficio) di Kieslowski e Smierc Prowincjala (Morte di un Provinciale) di Zanussi, il quale sarà presente all’inaugurazione della retrospettiva, il 15 Giugno alle 21:00, nella Sala Deluxe.
All'”animatore resistente” Simone Massi, fresco vincitore del David per il Miglior Cortometraggio 2012, il Festival ha invece riservato una personale completa delle sue 17 preziose opere, acclamate in tutto il mondo e vincitrici di oltre 200 premi internazionali – da Immemoria del 1995, a Nuvole, mani (selezionato a Venezia nel 2009 e menzione speciale ai Nastri d’Argento 2010), fino al recente, straordinario Dell’ammazzare il maiale, che gli è appunto valso l’Oscar del cinema italiano. Marchigiano schivo, ispirato e irriducibile sostenitore di un cinema d’animazione pittorico e artigianale, Massi, 42 anni, è l’autore che ad ARCIPELAGO ha collezionato in assoluto il maggior numero di riconoscimenti (Miglior Contributo Artistico per Il giorno che vidi i sorci verdi – Parte I nel 2001, Miglior Cortometraggio Italiano per Tengo la posizione l’anno successivo e Premio Speciale della Giuria internazionale per Nuvole, mani nel 2010), e farà inoltre parte della giuria del concorso internazionale The Short Planet. Le sue opere verranno proiettate sabato 16 e domenica17 in entrambe le sale della Casa del Cinema, per poi essere replicate anche al Cinema Intrastevere
Nel palinsesto di ARCIPELAGO 2012 trova posto anche – a due anni esatti dalla sua prematura scomparsa, avvenuta il 16 Giugno 2010, e in collaborazione con l’Associazione che porta il suo nome, guidata dalla moglie Margherita – un affettuoso ricordo di Corso Salani, al quale è intitolata l’intera edizione 2012 del Festival, e che di ARCIPELAGO è stato – sia come regista, sia come semplice spettatore – uno dei primi e più costanti aficionados. Di Salani, proprio il 16 Giugno, giorno della triste ricorrenza, verrà proiettato il lungometraggio “polacco”, quel Gli occhi stanchi che venne presentato al Festival nel 1996, e che lui stesso considerava la sua opera migliore.
Come avviene ormai da alcuni anni (sei, per la precisione), uno spazio significativo è riservato dal Festival a quei lavori che in diverse forme e modi si occupano di puntare il dito su temi sociali che mettono in discussione, o addirittura ledono gravemente, i diritti più elementari e non negoziabili delle persone – dai diritti umani a quelli civili, dal lavoro all’istruzione, dalla libertà sessuale a quella politica o di espressione. Di questo si occuperanno i dodici film selezionati nell’Evento Speciale Tutti i Diritti del Mondo 6, dove forte è ovviamente la presenza di lavori che denunciano le condizioni dei migranti e dei rifugiati: tra questi, Stateless e 25ème gouvernorat (sui profughi dal conflitto in Libia e su quelli in fuga dalla Tunisia), ma anche Aula 3, Aicha è tornata, Jovid e – unica fiction tra tanti documentari – La decima onda, con Giorgio Colangeli. Non mancano – dati i tempi di crisi – anche le testimonianze sull’esclusione dal lavoro (La fabbrica è piena e Licenziata!), come pure le dure denunce sulle condizioni carcerarie in Italia (148 Stefano, sulla ignobile vicenda che ha portato alla morte in cella di Stefano Cucchi, e Giustamente) e i tentativi di dar voce a coloro che non ne hanno, come i bambini vittime di abusi sessuali (l’animazione Nana Bobò).
A completare il programma di ARCIPELAGO alla Casa del Cinema, la vetrina autogestita che ormai da ben oltre un decennio, con lo spazio Carta bianca, il Festival offre al DAMS dell’Università Roma 3, per il quale i curatori Vito Zagarrio e Marco Maria Gazzano hanno selezionato sei lavori dei generi più vari. Un programma, anzi due, da tener d’occhio: è infatti dal DAMS di Roma 3 che negli ultimi anni sono emersi alcuni dei giovani talenti più interessanti – tra questi, Claudio Giovannesi, Chiara Malta e Piero Messina – scoperti e poi seguiti e sostenuti dal nostro Festival.
Buona visione!
Stefano Martina
Direttore artistico