BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI
Italia, 1976, 115’
In una misera baracca, costruita con altre sulla collina che fiancheggia San Pietro, vive con la sua numerosissima famiglia (la moglie, una decina di figli e un mucchio di parenti) il vecchio Giacinto Mazzatella, un pugliese orbo e ubriacone la cui principale preoccupazione è quella di difendere dall’avidità dei familiari il milione che gli è stato dato per la perdita di un occhio. Dopo essersi spinto, per salvaguardare il suo tesoro, fino a sparare su uno dei suoi figli, egli si porta in casa, per far dispetto alla moglie, una imponente prostituta, obbligando la consorte a farle posto nel letto matrimoniale. Furente per l’affronto, la donna organizza, d’accordo con tutta la famiglia, l’avvelenamento del vecchio con mezzo chilo di topicida mischiato col sugo di un’abbondante pastasciutta. Giacinto, però, riesce a salvarsi e, per vendetta, dà fuoco alla baracca, senza peraltro causare vittime; la vende, poi, a una famiglia di calabresi, provocando una zuffa che si conclude con l’ingresso nella baracca anche dei nuovi arrivati.