PASQUALINO SETTEBELLEZZE di Lina Wertmüller
Italia, 1976, 115’
Giancarlo Giannini (Pasqualino “Settebellezze”), Fernando Rey (Pedro, l’anarchico), Elena Fiore (Concetta, sorella di Pasqualino), Shirley Stoler (Hilde, la kapo del lager), Ermelinda De Felice (La madre di Pasqualino), Piero Di Iorio (Francesco), Roberto Herlitzka (Il prigioniero politico), Enzo Vitale (Don Raffaele), Lucio Amelio (Avvocato Cangemi), Bianca D’Origlia (Dott.ssa al manicomio), Francesca Marciano (Carolina), Pietro Ceccarelli (Un pazzo).
Pasqualino Settebellezze è un giovane camorrista napoletano che sa che, per assicurarsi una posizione, deve compiere una qualche “impresa” che gli assicuri “rispettabilità” tra i malavitosi. Vigliacco di natura, dopo avere affrontato inutilmente l’uomo che ha ingannato sua sorella Concetta e l’ha costretta a prostituirsi, in un secondo scontro lo uccide casualmente. Impaurito, ne fa a pezzi il cadavere e lo spedisce in tre valigie. Scoperto, processato e condannato al manicomio criminale per 12 anni, esce da Aversa come volontario allo scoppio della II Guerra Mondiale. Fuggito dalla Russia insieme all’amico Francesco, finisce in un lager. Qui conosce l’anarchico spagnolo Pedro e assiste alle brutture naziste. Per salvarsi, finge ardente amore per la Hilde, la kapò del campo e si guadagna lui stesso la posizione di Kapò. Per sopravvivere, però, è costretto a uccidere il suo amico Francesco. Liberato dagli Alleati, torna finalmente a Napoli dove l’attende un’altra sorpresa…