Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi
(2019, 126’)
Francesco Rosi ha inventato un nuovo stile narrativo per un cinema che prima di lui non esisteva. I suoi film nascevano da ricerche e inchieste sulla realtà del paese: lavorava sui documenti, su “ciò che era noto”. Ha raccontato il ‘potere’ che corrompe e si corrompe quando si mischia alla criminalità. Il racconto si snoda attraverso i film di Rosi messi in fila non nell’ordine in cui sono stati girati, ma in base alla precedenza storica dei fatti di cronaca che raccontano. In questo modo, il documentario, non racconta solo il lavoro di Rosi, ma restituisce anche mezzo secolo della storia d’Italia. I suoi film di impegno civile Salvatore Giuliano, Lucky Luciano, La sfida, Il caso Mattei, Cadaveri eccellenti, Tre fratelli, hanno obbligato a riflettere intere generazioni. Ma soprattutto Rosi ha anticipato la narrazione di una democrazia inquinata dalla corruzione fin dalla sua nascita. Ci accompagnerà in questo viaggio la figlia Carolina, testimone fin da bambina del lavoro del padre, che ha assistito con amore e pazienza fino alla morte. È Rosi stesso, in tanti frammenti delle sue interviste, a dare senso e intensità al suo cinema. Tanti gli intervistati, magistrati, giornalisti, registi e amici.