COBRA di Joseph Henabery (USA, 1925, 70’)
Rodolfo Valentino è il conte spiantato Rodrigo Torriani, grande esperto di antiquariato ma soprattutto donnaiolo di incredibile successo. Un posto di lavoro ed una chance di guarire dal suo ‘vizio’ gliela dà il suo carissimo amico Jack, che gli offre un posto nella sua ditta in America, appunto come antiquario. Rodrigo accetta, ma i problemi non cambiano, se non da punto di vista economico: infatti Elisa (Naldi), la moglie di Jack, si dichiara apertamente a lui. L’interesse però non è ricambiato, oltre che per uno stretto sentimento di lealtà nei confronti dell’amico, soprattutto perché Rod è innamorato di Drake, la timida segretaria dell’ufficio. Ma una tragedia imminente è destinata a cambiare le carte in tavola. Pellicola particolare per Valentino, che parte con toni leggeri (deriva infatti da una commedia teatrale di Brown), per poi assumere quelli del dramma. Interessante, e molto, il tema del grande donnaiolo che quasi ‘subisce’ ogni nuova conquista, che quindi è succube del suo successo sulle donne. Dal punto di vista formale sono lodevoli la fotografia e le scenografie, veramente curate per un film di questo tipo. Notevole poi la performance di Valentino, una delle migliori della sua carriera.