CONCORRENZA SLEALE
Italia, 2001, 110’
Roma, 1938. Il milanese Umberto ha un negozio di sartoria, e proprio a fianco c’è la merceria di Leone, un romano estroverso e simpatico. I due non convivono tranquillamente, anzi si detestano. Umberto non sopporta che quando abbellisce la vetrina o attacca dei cartelli promozionali, subito Leone sfrutti quelle idee a proprio vantaggio. Se i genitori sono in contrasto, i figli, invece, si frequentano: i più piccoli frequentano la stessa scuola e giocano insieme; i maggiori -il figlio di Umberto e la figlia di Leone – si innamorano e vorrebbero fidanzarsi. Di lì a poco il Governo promulga le leggi razziali contro gli ebrei. Leone e famiglia devono consegnare ai militari la radio, licenziare la cameriera ariana e il piccolo è costretto a lasciare la scuola. Quando Leone si ammala, Umberto va a casa a trovarlo, e tra i due nasce una istintiva complicità. Ma ormai il meccanismo si è messo in moto. Poco dopo essere tornato in negozio, Leone è costretto a chiudere. Una mattina carica mobili e masserizie, fa salire la famiglia poi si siede accanto a loro. Il camion si allontana. Umberto lo saluta con sguardo preoccupato.