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GUAGLIO’ CIAK SI GIRA (Napoli) 90′ a cura di Enrico Zummo Patruno
Introduce Steve della Casa
LE CITTA’ DEL CINEMA una rassegna sulla “settima arte” prima di Cinecittà
A Torino, Napoli e Firenze nei primi decenni del secolo scorso nasce la produzione cinematografica nel nostro Paese
Il cinema napoletano nasce e si sviluppa dall’incontro tra Musica, Arte, Poesia, Teatro e si trasforma in un messaggio culturale che si fa universale e supera i limiti della napoletanità.
Napoli, spesso in concorrenza con Torino e Roma, diventò a cavallo del Novecento la prima Cinecittà italiana grazie alle sue imprese pionieristiche (come quella insediata da Roberto Troncone in una villetta del Vomero), ai suoi teatri di posa, allestiti nei cortili, alle sue dive come la mitica Francesca Bertini.
All’inizio degli anni 20, la Dora Film della famiglia Notari (Nicola nelle vesti di produttore, regista e operatore, sua moglie Elvira in quelle di soggettista e regista ed il figlio Eduardo, col soprannome di Gennariello, in quelle di attore) superò la crisi dell’epoca conquistando il pubblico degli emigrati in America.
Diventarono celebri film come “A santa notte” o “È piccerella”, le cui sequenze venivano accompagnate dal pianoforte, mentre le didascalie usavano un lessico che imitava la forma spezzata del dialetto.
Con l’avvento del sonoro e la “riforma” del cinema del 1931, varata dal governo fascista, in cui si prevede la centralizzazione del settore a Roma, dove sorgono a carico dello Stato gli studi di Cinecittà, Napoli viene tagliata fuori dalla produzione e la ricostruzione scenica viene sempre più spesso realizzata nella capitale da produttori come Gustavo Lombardo, Peppino Amato o Raffaele