Non lasciamo che la guerra distrugga il futuro d’Etiopia
Il sole sorge a sud
proiezione del documentario di Flavio Gianandrea
Un ospedale a pochi chilometri da Mekele, capitale della regione del Tigray, nord dell’Etiopia. Medici e volontari italiani ed etiopi con un sogno: garantire ai più poveri tra i poveri cure essenziali e chirurgia specialistica, e costruire insieme percorsi di reinserimento sociale. E’ questa l’Hewo, una struttura sanitaria, ed una comunità, dove si tenta di immaginare il futuro in una terra difficile e bellissima.
Un futuro che la guerra sta distruggendo perché il Tigray, dal novembre del 2020, è teatro di un conflitto feroce.
Il documentario “Il sole sorge a Sud” del 2018, girato da Flavio Gianandrea, racconta, attraverso la vita dell’ospedale Hewo di Quihà e il lavoro dei medici di Lazio Chirurgia Progetto Solidale, quell’Etiopia che ogni giorno combatte la battaglia della pace. Ma racconta anche ciò che la guerra rischia di sgretolare.
Al termine della proiezione si terrà un incontro-dibattito con i volontari di Lazio Chirurgia Solidale, la onlus che dal 2002 organizza missioni chirurgiche e medico-sanitarie in Tigray, in cui saranno forniti aggiornamenti sul conflitto in corso e sulle attività dell’ospedale. L’obiettivo è chiedere con forza il cessare delle ostilità e un accesso senza limitazioni nella zona di guerra alle organizzazioni umanitarie affinché possa essere garantita l’assistenza ad una popolazione sull’orlo della carestia, in quella che è ormai una delle più gravi e drammatiche crisi globali, con milioni di persone a rischio e un numero sempre crescente di sfollati.
Ore 17,30 Introduzione
Ore 18,00 Proiezione
A seguire, dibattito
IL DOCUMENTARIO
Le corsie di un ospedale sono la lente attraverso cui leggere un paese per molto tempo raccontato solo come luogo di miracolosa crescita e oggi devastato dalla guerra. I pazienti arrivano dalle zone più povere di Mekele, dai villaggi e dalle campagne, impiegano anche giorni di viaggio per una visita, sanno che qui si possono curare anche i più poveri, che all’Hewo la medicina e la chirurgia sono gratuite. Flavio Gianandrea li segue, e con loro segue i medici che li curano e quanti lavorano nella struttura. Posa lo sguardo su ciò che rende unico questo luogo: la comunità come terapia. Perché all’Hewo, la medicina che cura la lebbra, affronta malattie complesse e da noi rarissime o sfida la malnutrizione infantile che è ancora causa di morte per troppi bambini, passa per la vita di un centro dove si lavora, si insegna sui banchi di un asilo, si coltiva la terra. Perché, come ricorda Giorgio Pasquini, presidente e fondatore di Lazio Chirurgia “la salute non è solo assenza di malattia, ma una condizione complessiva dello spirito e del corpo, a cui contribuiscono istruzione, lavoro, gioco e diritti”.
LAZIO CHIRURGIA ED HEWO
L’HEWO, Hansenians’ Ethiopian Welfare Organization, nasce nel 1974 dalla visione di Carlo Travaglino e Franca Pesce che già dal 1969 sono in quella che oggi è l’Eritrea accanto ai malati di lebbra. Nel 2000 s’inizia a costruire l’Ospedale di Quihà, centro ad una decina di chilometri da Mekelle, grazie al contributo dei donatori Italiani, in particolare all’Organizzazione di volontariato Hewo Modena, dove la cura delle malattie infettive si accompagna ad attività che mirano ad una reintegrazione del malato nella vista sociale e collettiva. Cosi, la struttura è anche luogo di lavoro ed ospita un asilo con un centro per i diritti dell’Infanzia. L’ospedale ha anche un reparto maternità, uno di pediatria, un ambulatorio e l’odontoiatria.
Dal 2002, la Onlus Lazio Chirurgia Solidale effettua missioni chirurgiche, con particolare focus sulla chirurgia della tiroide, chirurgia pediatrica ed ortopedia. Si occupa anche del laboratorio di analisi.
L’AUTORE
Flavio Gianandrea de Angelis è nato a roma nel 1998. Regista emergente laureato in DAMS all’Università degli studi di RomaTre e diplomato in Regia alla EICTV di Cuba.
CREDITS
Regia: Flavio Gianandrea de Angelis
Fotografia: Flavio Gianandrea de Angelis
Sound design: Luca Miglino
Montaggio: Flavio Gianandrea de Angelis e Lorenzo Conte
Color correction: Gabriele Tutino
Redazione: Myriam Carmignani
Musiche di Joe Victor “Love me”