La ragazza con la pistola di Mario Monicelli (1968, 102’)
Assunta, una giovane siciliana, viene rapita da Vincenzo Maccaluso per errore, ed essa, che è segretamente innamorata di lui, si lascia sedurre volentieri. Ma il giorno dopo egli parte per Londra per evitare le conseguenze del suo gesto. Assunta, costretta a difendere il suo onore da sola in mancanza di persone di sesso maschile nella sua famiglia, prende il treno per l’Inghilterra armata di una pistola. «La ragazza con la pistola non è tra i film più famosi di Mario Monicelli. Ciò non di meno, è un momento cruciale di una carriera la cui ricchezza è ancora inesplorata, ed è l’occasione per il regista di rivelare la diversità della sua gamma espressiva. Sempre attento ai costumi e alla società, e sempre impegnato nello studio dei comportamenti aberranti, Monicelli sceglie qui come bersaglio le antiquate pratiche sessuali dei meridionali, più precisamente dei siciliani. Il cineasta utilizza il cinema come un punto di osservazione privilegiato. Rifiutando ogni sentimentalismo, dichiara al tempo stesso che il cinema è “cinico”. E il suo pessimismo è testimoniato anche dalla tristezza dichiarata come presupposto della comicità» (Gili).