In concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che vede una serie di iniziative, incontri e manifestazioni in tutte le città, Minnie Minoprio presenta il suo nuovo libro La merlettaia, edito da Ilmiolibro; il romanzo racconta le condizioni e l’ingiustizia vissute da giovani ragazze rapite per la tratta delle schiave bianche, durante la caduta dell’impero Ottomano, all’inizio del ‘900. La storia si snoda tra Venezia e l’isola di Burano, passando per Istanbul, Smirne e la Puglia. Protagonista è una ragazza prigioniera nell’harem del sultano che troverà l’amore e salverà dall’oblio l’arte secolare delle merlettaie. Una storia di fantasia con molti genuini particolari storici poco conosciuti.
Donna eclettica e talentuosa dello spettacolo italiano – anche se inglese di nascita – Minnie Minoprio si avvicina alla scrittura agli inizi degli anni ’90 su impulso di Alberto Bevilacqua. Da allora, ha affiancato ai suoi lavori in ambito teatrale, televisivo, cinematografico e alla sua carriera di affermata jazzista, l’impegno costante di scrittrice arrivando a realizzare dieci romanzi e un’autobiografia. Ultimo in ordine di tempo è proprio La merlettaia, di cui si parlerà alle ore 18 di giovedì 25 di fronte alla platea della Sala Kodak in una serata che celebrerà le virtù dell’autrice e ripercorrerà le sue numerose tappe nel mondo dello spettacolo.
Biografia Minnie Minoprio
Nata a Londra nel 1942, dopo essersi diplomata all’Arts Educational School e all’Accademia di Danza Classica, debutta quindicenne con Tommy Steele al Teatro Colosseo di Londra in Cinderella di Rogers Hammerstein. Seguono molte partecipazioni in teatro e con compagnie stabili inglesi (Coventry, Nottingham, Windsor) e studi di canto lirico.
Incontra nel ’59, Walter Chiari e Lelio Luttazzi, ed è subito scelta come subrettina per la rivista italiana Io e la Margherita dove per 8 mesi di tournèe svolge il ruolo di giovane co-protagonista. Seguono altri lavori teatrali e cinematografici sino all’incontro con Garinei e Giovannini che la scritturano per il ruolo di Bonita in Ciao Rudy con Marcello Mastroianni. Inizia nel 1967 un sodalizio con jazzisti romani molto attivi in quegli anni e per 4 anni ha modo di cantare in cabaret, e concerti con i migliori musicisti del settore (Roman New Orleans Jazz Band, Basso e Valdambrini Quartet, Big Band di Angelo Pocho Gatti, Carlo Loffredo, Marcello Rosa, etc.)
Appare al Teatro Quirino di Roma in Buongiorno blues, come va? di Maurizio Costanzo, ed è protagonista di concerti all’Accademia Filarmonica Romana, alla radio ed in televisione in innumerevoli occasioni. Venne considerata la più autentica interprete del jazz e blues tradizionale in Italia, ma la sua versatilità le permise di partecipare a spettacoli di musica leggera, operetta e disco-music, incidendo 5 album e più di 15 singoli, in Italia e in America.
Nel 1975 incomincia a produrre spettacoli leggeri e realizza una produzione discografica nei propri studi di registrazione.
Negli anni ’70, giunge ad una grande popolarità interpretando in una sigla televisiva il personaggio di una gattina svampita. Sulla scia di questa improvvisa fama, Minnie appare sempre più spesso in show personali, spettacoli televisivi e in teatro (Forse sarà la musica del mare con Lando Buzzanca, L’Angelo azzurro con Enrico Beruschi, La Presidentessa con Aldo Giuffrè, My fair Minnie con Oreste Lionello), battendo spesso ogni record d’incasso.
Sempre più attiva come autrice, scrive e conduce una serie di programmi radiofonici per la RAI e produce spettacoli per lo Sporting Club di Montecarlo e il Forte Village in Sardegna. Produce due musical, Jumbo Jumbo e Jazz Story, per raccontare l’evoluzione della musica americana dal 1910 al 1945 alla quale si sono prestati i più importanti solisti italiani. Dal 1996 si esibisce in concerti di jazz con Lino Patruno, Romano Mussolini, Red Pellini Gang, oppure con il Minnie Minoprio quartetto, o con la sua Black and White Charleston Band. Nel 2008 ha realizzato un CD con grandi musicisti americani e italiani, dal titolo Why stop now, fondando insieme a suo marito Carlo Mezzano il noto locale romano Cotton Club oggi una fucina di giovani talenti e un punto fermo per musicisti di livello mondiale. Dal 1992, spinta dallo scrittore Alberto Bevilacqua, Minnie si è dedicata ai libri e ha pubblicato 10 romanzi e l’autobiografia Minnie Sette Spiriti.
Durante la conduzione del Cotton Club, durata più di dieci anni, ha partecipato a trasmissioni TV come ospite e opinionista e ha cantato in concerto all’Accademia Filarmonica Romana, all’Auditorium di Roma, all’Ambasciata Italiana a Lisbona, a Villa Celimontana e in festival Italiani di musica swing.