Ore 16
SI PUO’ FARE
di Giulio Manfredonia
Italia, 2008, 111’
Siamo a Milano nei frizzanti anni Ottanta. Nello è un sindacalista, ha forti valori etici ma è appassionato di modernità, terziario, mercato: troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia. Nello si ritrova, così, in una cooperativa di “picchiatelli” che non sanno fare nulla, e vivono di lavori assistenziali. Ma lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet. In questo è sostenuto anche da Sara con la quale ha da tempo una relazione sentimentale turbolenta e discontinua. In principio il tentativo sembra fallire, la “sporca dozzina” combina un pasticcio dopo l’altro, e poi nessuno vuole dei matti per casa a rifargli il pavimento. Ma un imprevisto su un cantiere rivela a Nello una possibilità inattesa: i due schizofrenici, Gigio e Luca, hanno un gusto ossessivo nel comporre pezzi irregolari. Nasce così l’idea del “parquet a mosaico” fatto con gli scarti, un’idea di successo. I matti diventano “specialisti” ricercati, la cooperativa funziona e Nello con l’aiuto del dottor Furlan si convince a fare un passo in più: ridurre ai malati gli psicofarmaci che l’intontiscono. Lo psichiatra Del Vecchio però rifiuta: per lui la malattia mentale guarisce solo con la morte e i sedativi sono necessari. Nello riesce a farlo cacciare, e i farmaci vengono ridotti. I picchiatelli risorgono, sono felici e scoprono desideri “rivoluzionari”: una casa, un amore, il sesso. Si lanciano nell’avventura della normalità con un’ ingenua ebbrezza che intenerisce. Ed è questo a generare il dramma. Nello capisce di averli spinti troppo il là. Oppresso dai sensi di colpa, si ritira. In cooperativa torna Del Vecchio che riporta tutto alle origini: psicofarmaci e lavori inutili. Ma “la sporca dozzina” si ribella e con un impeto inaspettato torna da Nello per tentare di ribaltare ancora una volta la situazione…
Ore 18
CIMAP-CENTO ITALIANI MATTI A PECHINO
di Giovanni Piperno
Italia, 2008, 82’
In un treno Venezia-Pechino viaggiano 77 malati psichiatrici con i loro accompagnatori. Fermandosi lungo il tragitto per visitare Budapest o Mosca, questi strani turisti organizzano la loro vita, adattandosi ai reciproci ritmi, all’esigenza di assumere dei farmaci, alle difficoltà quotidiane causate dagli handicap. Imparano a vivere insieme, ad adeguarsi, a sopportarsi, ma anche ad aiutarsi e a volersi bene, trovando nello spazio circoscritto del treno un luogo in cui condividere le loro esperienze di genitori, di malati o di terapeuti. A otto persone nel corso del viaggio viene chiesto di immaginare un evento creativo al quale parteciperanno tutti e che abbia come obiettivo, giunti a destinazione, di far comprendere al mondo il senso di un viaggio tanto utopico quanto assurdo. Questo documentario è la testimonianza di un’incredibile avventura umana, in cui la solidarietà e l’unione permettono di liberarsi dai pregiudizi.