CORTOMETRAGGI
SILENZIOSO – Sessiz di L. Rezan Yeşilbaş – Turchia, 2012, 14’ – v. o. sott. It
Con Belçim Bilgin, Cem Bender
Il film, secondo capitolo della «trilogia femminile» di Yeşilbaş, ha come sfondo il carcere di Diyarbakır, nella Turchia sudorientale. È il 1984, un anno tormentato all’indomani del colpo di stato militare dell’80. Zeynep, che vive a Diyarbakır con i suoi tre figli, vuole visitare il marito detenuto. Durante il colloquio non riesce a dire una sola parola, perche’ lei parla solo il Curdo e in carcere e’ permesso solo di parlare in Turco. Il film ha ottenuto vari premi ai festival, tra cui Palma D’Oro per il miglior cortometragio a Cannes.. Il film ha ottenuto vari premi ai festival, tra cui Palma D’Oro per il miglior cortometragio a Cannes
GASSAL di Merve İnce – Turchia, 2012, 11’ – v. o. sott. It
Demet (Gassal) dopo essere stata stuprata, partorisce una bambina. Dopo l’accaduto rimane estranea al mondo materiale. Tra i doveri verso Dio e sua figlia, si costruisce un suo mondo.
IL TEMPO DELLE PRUGNE – ERİK ZAMANI di Sezen Kayhan – Turchia, 2012, 10’ – v. o. sott. It
E’ tempo delle prugne. Yasemin, una bambina di 10 anni, vive in un suo mondo onirico. Quando la sua vita incrocia la realta’, si rifugia nei colori del suo mondo interiore. Yasemin vive con suo nonno e con sua madre che e’ costretta ad accettarla cosi come è. Un giorno, la sonorita’ della sua fantasia impedira’ la sua prima testimonianza alla morte. Il Tempo Delle Prugne’ ha debuttato al Tribeca Film Festival e ha vinto la menzione d’Onore a ‘The Accolade Competition’.
DOCUMENTARI
RACCONTAMI-TATUAGGI/Elegie/Storie’ – Dövmeler di Uğraş Salman – Turchia, 2011, 50’ – v. o. sott. It
Racontami-Tatuaggi/Elegie/Storie’ e’ un documentario sull’arte del tatuaggio, una volta praticata nell’Anatolia sud orientale, con interviste ai rappresentanti di questa vecchia usanza che si perde nella notte dei tempi, che raccontano le loro testimonianze sulla vita’ e sull’arte. L’arte tradizionale del tatuaggio della regione dell’Anatolia sud orientale e’ legata alla storia, alla geografia e alla stuttura etnica della Mesopotamia settentrionale. L’arte di tatuarsi, in questa regione, fa parte della vita culturale. L’abitante del luogo con i tatuaggi fatti sul corpo esteriorizza la sua identita’ personale, il proprio modo di essere. Con le sue elegie, con i suoi lutti e con le storie raccontate tramanda le esperienze, il bagaglio di secoli.