di Stefano Lorenzi
Italia, 2011, 13′
Senza dialoghi e interamente girato in un aeroporto – quello di Pisa -, un non luogo per eccellenza che Lorenzi riempie di stimoli uditivi e in particolare di uno che richiama alla natura, il corto racconta in modo lieve ma intenso la vicenda di un manovale immigrato che lavora accanitamente alla ristrutturazione interna di un aeroporto internazionale, indifferente al flusso di ciò che lo circonda ma che viene improvvisamente turbato da un suono incongruo, un trillo ossessivo che si trasforma nella rassicurante e profonda voce di un grillo che porterà l’uomo a riflettere sulla sua condizione e l’atmosfera si trasforma dal caotico trambusto di un aeroporto in un’atmosfera che ricorda le vecchie fiabe.