THE FAMILY MAN di Brett Ratner
USA, 2000, 125′ v.o. sott. it
Nel 1987 Jack e Kate, studenti, sono molto innamorati. Lui però decide di partire per l’Europa con una borsa di studio, e lei pensa che il rapporto non debba in questo caso continuare. Tredici anni dopo. Nel 2000 Jack Campbell è un ricchissimo uomo d’affari, scapolo. E’ quasi Natale, ma c’è un contratto da chiudere e una riunione la si può comunque convocare. Jack esce sotto la neve, entra in un negozio, salva un ragazzo di colore che veniva minacciato con la pistola, torna a casa e si addormenta. La mattina dopo, si sveglia in una casa nuova. Accanto a lui ci sono la moglie Kate e i figli. Jack va in ufficio ma nessuno lo conosce e viene respinto brutalmente. Accompagna i figli piccoli a scuola e poi va al suo reale posto di lavoro, impiegato in un magazzino di gomme. Non sa come organizzarsi, e allora guarda le videocassette sul loro passato familiare. Poi, rimproverato da Kate perché ha dimenticato il loro anniversario di matrimonio, porta la moglie a cena in un locale di lusso, e lì si baciano. Incontra Peter Lassiter, che era suo collega d’affari, si mette con lui in evidenza e viene assunto nella sua vecchia ditta. Propone allora di trasferire la famiglia in un casa più grande. Kate prima dice di no, poi a malincuore accetta. Ma a questo punto il suo tempo è scaduto. Jack torna ad essere il Campbell ricco e solo. Chiede allora l’indirizzo di Kate. Va a trovarla. Lei è in partenza per Parigi, dove vuole trasferirsi. Jack non si rassegna. Corre all’aeroporto, le dice quello che gli è successo e che l’ama come tredici anni prima. Kate accetta di restare.