Visioni sarde 2020
Nonostante la pandemia e pur con i posti contigentati, ma nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-Covid in essere, l’Associazione dei Sardi di Roma Il Gremio sostiene la promozione e valorizzazione del cinema sardo. Ed è con questo spirito che si è deciso di proporre, continuando la tradizione, l’edizione 2020 di Visioni sarde. La rassegna, nata nel 2014, è diventata sempre più importante come vetrina per il cinema di qualità prodotto in Sardegna, e consente la conoscenza e la valorizzazione di giovani talenti per un sempre più vasto pubblico nazionale e internazionale.
La rete dei Circoli sardi, degli Istituti Italiani di Cultura, dei Comites della Società Dante Alighieri, grazie ai contribuiti della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro, sono in prima linea per la diffusione delle opere selezionate e premiate nel concorso Visioni Italiane.
Quest’anno i compiti organizzativi sono stati affidati al Circolo “Antonio Gramsci” di Torino.
ore 16.00
Dakota Dynamite di Valerio Burli (2019, 8’)
Nel 1992, una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita dall’Anonima Sequestri. Cercherà aiuto dalla sua eroina dei fumetti.
L’abbraccio di Simone Paderi (2019, 5’)
Marina ripercorre la propria esperienza lavorativa: seduta su un divano, non senza difficoltà, cerca di ricordare il passato. Ma il racconto sfocia in un’emozione troppo forte per essere trattenuta.
Lasciami andare di Roberto Carta (2019, 16’)
Venanzio spera di imparare dal latitante Antonello a diventare un bandito temuto e rispettato. Qualcosa però va storto perché Antonello perde la testa: pensa di essere in contatto con gli alieni.
Fogu di Alberta Raccis (2019, 8’)
Sacro e profano, cerimonie e feste religiose che si intrecciano con il rito quotidiano del cibo.
Destino di Bonifacio Angius (2019, 20’)
Una giornata in cui il vuoto, la superstizione, l’angoscia e la paura daranno le conferme che un uomo senza qualità stava cercando da tempo.
Fragmenta di Angelica Demurtas (2019, 3’)
Realizzato mediante l’utilizzo di filmati d’archivio e ispirato alle vicende biografiche dell’autrice, è la storia dell’esistenza di una bambina, donna e madre narrata attraverso il ricordo e la rielaborazione personale dei racconti e delle vicende di una famiglia.
Gabriel di Enrico Pau (2019, 12’)
Essere umani o soprannaturali non cambia, in mezzo alla vastità della natura, rimane solo la fragilità umana e la potenza del mistero.
Valerio di Gianni Cesaraccio (2018, 15’)
Valerio vive di espedienti e sotterfugi, infischiandosene del figlio e della famiglia. Quando scopre che è il compleanno della nipote, farle un bel regalo sembra diventare la sua unica aspirazione.