VOICE OF MY FATHER / LA VOCE DI MIO PADRE di Orhan Eskiköy e Zeynel Dogan
(2012/ Turchia, Germania, Francia / 88’ / sottotitolato in italiano)
a seguire dibattito con il regista Zeynel Dogan
La repressione dei kurdi, le condizioni del lavoro migrante e la questione della lingua emergono attraverso la storia di una famiglia kurda tra il 1979 e il 2009. Immagini suggestive e registrazioni audio private abbelliscono la pellicola, sospesa tra realtà e finzione. Il kurdo Mehmet (Zeynel Dogan) vive con la moglie incinta a Diyarbakir, una città della Turchia dell’est. La madre di Mehmet, Basé, (Asiye Dogan, vera madre di Zeynel) vive da sola nella casa di famiglia a Elbistan, un paesino semideserto. Il fratello maggiore di Mehmet, Hasan, ha lasciato il paese dopo aver aderito al movimento guerrigliero e da allora nessuno ha più sue notizie. Il padre, Mustafa, è partito in Arabia Saudita per guadagnare un pò di soldi ma è morto in un incidente sul lavoro e tutto quello che Mehmet ha di lui è una delle audio cassette inviate alla moglie al posto delle lettere, dato che entrambi sono analfabeti.
La voce di mio padre è una meditazione poetica sull’identità e sui legami di sangue e il ritratto profondo di un paese in transizione che lotta con il proprio passato.
Orhan Eskiköy (1980, Istanbul, Turchia) ha studiato pubbliche relazioni e comunicazione ad Ankara. Ha iniziato a fare cinema durante i suoi studi e ha lavorato come cameraman e assistente alla regia. Collabora con Zeynel Dogan da più di dieci anni. Insieme hanno realizzato quattro brevi documentari e un lungometraggio.
Zeynel Dogan è un regista kurdo indipendente. Si è laureato in giornalismo all’Università dell’Anatolia nel 2002 e insieme a Özgür Dogan e Orhan Eskiköy ha creato la società di produzione Perisan Film. È stato anche coordinatore del Diyarbakir Media Center, che forma i ragazzi al linguaggio multimediale.
This work tells the story of a Kurdish family from 1979 to 2009, encapsulating issues such as the repression of the Kurds, the conditions of immigrant labour and language rights. Exquisite images and personal sound recordings (tapes sent to the father abroad) embellish this film, hovering between reality and fiction. Memet ( Zeynel Dogan), a Kurdish man, lives with his pregnant wife in Diyarbakir, a town in eastern Turkey. Mehmet’s mother, Basé, (Asiye Dogan, who is Zeynel’s mother in real life) lives alone in the parental home in Elbistan, an almost deserted village. Mehmet’s elder brother, Hasan, has fled the country after joining the guerrilla movement. Since then, nobody has known anything about him.
Their father, Mustafa, left for Saudi Arabia to earn money for his family. He had a fatal accident at work and all that Mehmet has of him is one of the audio cassettes he had sent to his wife instead of letters (as they are both illiterate).
“Voice of My Father” is a poetic meditation about identity and bonds of blood, as well as a profound portrait of a country in transition, wrestling with its past..
Orhan Eskiköy (1980, Istanbul, Turkey) studied PR and Communication in Ankara. He began making films during his studies and worked as cameraman and director’s assistant. He has been working with Zeynel Dogan for more than ten years. Together, they have made four short documentaries and a feature-length one
Zeynel Dogan is an independent Kurdish filmmaker. He graduated in Journalism from Anadolu University in 2002. Together with Özgür Dogan and Orhan Eskiköy, he founded the Perisan Film production company. He also coordinates the Diyarbakir Media Center, which trains local youth in contemporary video practice.