«Questa storia è vera. Io intendo narrarla così com’è, senza ornamenti. Robert Bresson». Si apre con questa didascalia, sulle note del Kyrie di Mozart, uno dei capolavori indiscussi della storia del cinema. Ispirandosi alla vicenda di André Devigny, esponente della resistenza ai tempi dell’occupazione nazista, Bresson mette in scena il conflitto tra l’individuo e la Storia, forza invisibile e manipolatrice che rimane confinata al di fuori dalle mura del carcere. E lo fa con il suo stile spoglio ed essenziale, evitando le trappole della psicologia per poter giungere direttamente all’essenza delle cose.
TITOLO ITALIANO: Un condannato a morte è fuggito
REGIA: Robert Bresson
NAZIONE: Francia
ANNO: 1956
DURATA: 95′
CAST: François Leterrier, Charles Lelaclanche, Maurice Beerblock, Roland Monod, Jacques Ertaud
Versione originale con sottotitoli in italiano
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L’evento è parte della rassegna Carta Bianca a Marco Bellocchio