presentazione del libro
“Francesco Maselli. Uno sguardo non indifferente”
di Gianluca Colitta
BESA Editrice, 2012
Dialogherà con l’autore il condirettore di Cinecritica Piero Spila.
Interverranno il regista Francesco Maselli e il critico cinematografico Domenico Monetti
Francesco Maselli lo si conosce soprattutto per il suo cinema politico (Lettera aperta a un giornale della sera e Il sospetto), per privilegiare il quale si è trascurata un’altra linea. Una linea sotterranea, inquieta, di ricerca, emersa fin da subito, fin da Gli indifferenti, ed esplosa poi in maniera dirompente nei film degli anni ’80 e ’90 (Codice segreto e L’alba).Questo saggio è un tentativo di tracciare un bilancio sul cinema maselliano. E del Maselli meno politico e più filosofo, peraltro. Una lettura nuova e inedita dei suoi film, sondati attraverso le lenti di Sartre, di Shakespeare e di Derrida. Ma è anche “una briosa, spiritosa e intensa conversazione tra un regista ormai affermato e uno giovane, che non ha ancora realizzato dei lungometraggi, ma dei cortometraggi molto interessanti” (dalla Prefazione di Domenico Monetti).Un incontro fra due generazioni lontanissime che scoprono di avere qualcosa in comune.
“Gianluca Colitta (Lecce, 1979) è regista di corti che si distinguono per una narrazione rarefatta e inquieta. I suoi lavori sono stati proiettati ed esposti presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e l’International Digital Video Festival di Pechino (Cina) nel 2007, presso la Cineteca Nazionale e il cinema Trevi nel 2010 (con la piccola rassegna a lui a dedicata, “Il cinema sospeso di Gianluca Colitta”), presso l’Unical di Rende, Cosenza (Italia) nel 2013 (con la regia della video-installazione “Tirreno invernale”). “Francesco Maselli – Uno sguardo non indifferente” è il suo primo libro.”
La presentazione sarà preceduta dalla proiezione del film
Sala Deluxe ore 16.30
LE OMBRE ROSSE di Francesco Maselli
Italia, 2009, 91’
Roma. Un celebre intellettuale entra in contatto con il fermento culturale attivo nel centro sociale ‘Cambiare il mondo’ e stabilisce che questi luoghi giovanili, così vitali, possono essere proposti come realtà socialmente e culturalmente innovative. Intorno a questo tema scoppia un caso internazionale dal clamore mediatico rilevante ma, ben presto, l’entusiasmo iniziale cede il posto allo smarrimento e allo scontro tra le varie anime della sinistra…