Il Golem di Paul Wegener ( Der Golem, 1915 muto, Germania, 85’)
Nel 1915 appare sulle scene del cinema muto un film di Paul Wegener ed Henrik Galeen che si rifà alla leggenda ebraica del Golem. Nel 1920, all’indomani della Grande Guerra, Wegener ripropone del Golem una nuova versione, direttamente ispirata alla leggenda che vede come protagonisti il rabbino Löw e la comunità ebraica di Praga.
La leggenda del Golem (il termine si trova per la prima volta nell’Antico testamento) risale al XVI secolo, quando il rabbino Jehua Löw crea i Golem (uomini di terra) per usarli come servi finché uno di questi non fu più sotto il suo controllo e cominciò a creare disastri. Riuscito a distruggerlo, il rabbino decise di nascondere il demone nella Sinagoga del quartiere ebraico di Praga dove si trova tuttora. La storia è ambientata nel XVI secolo ai tempi di Rodolfo d’Asburgo, che per la leggenda aveva accolto a corte il rabbino Löw, il quale gli aveva mostrato il Golem e le sue straordinarie capacità. Il termine Golem trae origine dall’ebraico gelem, che significa ‘materia grezza’ o ‘embrione’ e fa la sua prima apparizione nella Bibbia. Il Golem può essere considerato il rpimo automa nella storia dell’umanità. Il mito della vita artificiale, infatti, si rifà all’antica aspirazione umana di superare le leggi che regolano l’universo e la creazione della vita.