Senso di Luchino Visconti (1954, 121’)
L’amore contrastato fra una contessa veneta e un ufficiale austriaco sullo sfondo della guerra d’indipendenza del 1866. Un’opera di citazioni e omaggi (Stendhal, Foscolo, Heine) e di precisi riferimenti pittorici (Fattori, Lega, Hayez) in cui Visconti riversa tutto il suo amore per il melodramma e per Verdi, senza rinunciare a una visione critica della società del tempo. Il direttore della fotografia Aldo Graziati morì durante le riprese a causa di un incidente stradale e fu sostituito da Robert Krasker e dall’allora operatore Giuseppe Rotunno, promosso sul campo per la scena della fucilazione.
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