La luna di Bernardo Bertolucci (1979, 140’)
Un affermato soprano americano, Caterina Silveri, dopo la morte del marito e manager Douglas Winter lascia gli Stati Uniti e si stabilisce a Roma con il figlio Joe. Questi, confuso dagli eventi, cade nella spirale della droga. Quando Caterina lo scopre cercerà di riavvicinarsi al figlio ma non sarà un’operazione indolore. «Bertolucci: prendere o lasciare. Ma se si prende, bisogna riconoscere ne La luna uno dei film più radicalmente suoi. […] Qui infatti il regista parmigiano splende nel suo cielo personale, in piena libertà di esibire pregi e difetti, genio e sregolatezza tecnica, grandezza e servitù, creatività e ostinata adesione a un eccesso di mitologia personale. […] Certo, il film si avvale scopertamente degli espedienti drammaturgici più risaputi, fra i quali l’agnizione, procedimento caro al teatro latino e greco. Ma questo, se allontana l’opera dalla cronaca stretta del nostro tempo, tende a situarla nel mito, dimensione dove Bertolucci si ritrova benissimo» (Sergio Frosali).