«C’è chi corre in macchina e chi se butta cor paracadute e lo apre alla fine», dice Remo fra una rapina e l’altra; «io, se me devo spaccà, lo faccio come me pare». Remo fa il poliziotto di giorno e il criminale di notte, rubando nei quartieri ricchi della capitale. Lotta per la sopravvivenza e insieme lotta di classe. Scegliere Valerio Mastandrea per un ruolo del genere non fu il solo azzardo: L’odore della notte scava nelle miserie della periferia romana, abbrutita e brutale, raccontando senza filtri (eppure con invincibili tocchi di humour) una realtà violenta e disperata, un’angoscia di vivere che non è solo quella dei marginali. Per il suo secondo film, Claudio Caligari scelse di raccontare le imprese di “arancia meccanica”, la banda che aveva sconvolto la Roma bene fra ’79 e ’83, e azzeccò un nuovo film di culto. Molto deve ai suoi attori (insieme a Mastandrea, Marco Giallini, Giorgio Tirabassi e Emanuel Bevilacqua) ma soprattutto al suo stile scabro e insieme ironico, in un’ideale triangolazione fra Pasolini, Melville e Tarantino. A venticinque anni dalla sua uscita, la Cineteca Nazionale lo riporta sullo schermo, restaurato con la preziosa collaborazione del direttore della fotografia Maurizio Calvesi, all’interno di un progetto di recupero dell’intero fondo Caligari, inaugurato nel 2021 proprio alla Festa di Roma con Amore tossico. (Alberto Anile)
REGIA: Claudio Caligari
NAZIONE: Italia
ANNO: 1998
DURATA: 101′
CAST: Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Alessia Fugardi, Giorgio Tirabassi
Versione originale con sottotitoli