
Dopo la calorosa accoglienza riservata a Fanny e Alexander, proiettato presso la Casa del Cinema nel mese di gennaio, dal 1° al 12 marzo (con repliche fino al 23) saranno proiettati altri otto capisaldi della filmografia di Ingmar Bergman.
Profondo indagatore dell’animo umano, in particolare femminile, e instancabile sperimentatore del linguaggio cinematografico, il grande regista svedese sarà protagonista del ciclo “Bergman e il desiderio” che sarà inaugurato, sabato primo marzo alle ore 20, dalla proiezione di Persona: il film è un capolavoro ricco di suggestioni in grado di influenzare molte opere successive come Amore e guerra di Woody Allen, Tre donne di Robert Altman e Mulholland Drive di David Lynch.
Il giorno successivo alle ore 11, si terrà Il posto delle fragole, titolo unico sul senso della vita, sul mistero del tempo, sulle ragioni della memoria e sull’ineluttabilità del rimorso.
Mercoledì 5 marzo alle ore 20, il pubblico potrà assistere a Monica e il desiderio, film adorato da François Truffaut e Jean-Luc Godard, tappa fondamentale nella carriera di Bergman e punto di passaggio ideale tra i primi film d’ambientazione più strettamente urbano-borghese alle grandi opere della maturità espressiva.
Il giorno successivo alle ore 18 sarà la volta de Il settimo sigillo, la partita a scacchi più celebre della storia del cinema, mentre venerdì 7 marzo alle ore 20 avrà luogo la proiezione di Sorrisi di una notte d’estate, una ronde sentimentale che ha la stessa, geniale e sublime levità di Molto rumore per nulla di William Shakespeare.
Il giorno successivo alle ore 18 sarà la volta de La fontana della vergine, film sospeso tra mito e tragedia che s’immerge in universo primordiale dove alla perdizione risponde sempre la speranza.
Domenica 9 alle ore 18 si terrà Scene da un matrimonio, un film – originariamente realizzato per la televisione – che ha saputo analizzare, come nessun altro, i conflitti e i turbamenti della vita coniugale.
La rassegna si chiuderà mercoledì 12 marzo alle ore 20 con Sussurri e grida, capolavoro di straordinaria intensità sul tema della sofferenza e della prossimità alla morte.