VITTORIO DE SETA, DIARI DI UN MAESTRO DI CINEMA. UN OMAGGIO SU 18 SCHERMI

Data di inizio
14 Gennaio 2012
Data di fine
14 Gennaio 2012
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

Si inaugura sabato14 gennaio 2012, con un evento collettivo voluto da più organizzazioni di cultura cinematografica, il primo importante omaggio dedicato al grande regista scomparso lo scorso novembre. La Casa del Cinema gli dedica un’intera giornata di proiezioni e un incontro con amici e colleghi alle 19.15.

Si svolge a Roma, su 18 diversi schermi, dal 14 gennaio al 1 febbraio la manifestazione Vittorio De Seta, diari di un Maestro di Cinema. Un omaggio su 18 schermi.  Il dolore per la scomparsa di Vittorio ha spinto amici, colleghi, registi, operatori culturali e suoi semplici estimatori a coordinarsi velocemente per offrire al pubblico romano la visione di una filmografia veramente originale e unica.

L’omaggio a un protagonista indiscusso del cinema italiano lascia la parola al suo stesso cinema: Vittorio De Seta è stato autore indipendente sia nelle proprie scelte artistiche che nelle modalità produttive adottate per realizzarle, e vero innovatore del linguaggio cinematografico, tuttora punto di riferimento per numerosi filmakers, anche delle nuove generazioni.
 
La rassegna, totalmente autogestita ed autoprodotta, rappresenta un’occasione straordinaria per vedere e rivedere, e conoscere meglio il cinema di De Seta. Per la prima volta hanno unito le loro forze biblioteche comunali, sale cinematografiche, sale d’essai, club cinema, aule universitarie e scolastiche, in un’articolazione di spazi e luoghi che coinvolge l’intera città di Roma, sia in centro che in periferia. Hanno dato il proprio generoso contributo anche cineteche, festival ed archivi di varie regioni italiane. Ogni proiezione sarà accompagnata dall’intervento di critici, registi e storici presenti in sala.
 
Vittorio De Seta è nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Dopo infanzia e giovinezza agiate, inizia a Roma gli studi di architettura nel 1941. Nel ’43 è allievo ufficiale dell’Accademia Navale di Livorno e dopo l’8 settembre diventa un ostaggio nelle mani dei tedeschi. Poiché rifiuta di firmare l’atto di fedeltà alla Repubblica Sociale di Salo, è internato in un campo di prigionia nei pressi di Salisburgo, da cui tenta di evadere ben tre volte e viene liberato nel ’45 dai russi giunti a Vienna. Si interessa di cinema, di fotografia, di pittura, di questioni sociali, ma senza ideologismi. Nel ’53 è aiuto regista e co-sceneggiatore di Jean-Paul Le Chanois per Le Village magique, girato a Cefalù. Nel ’54-’55 gira sei documentari in Sicilia (Lu tempu di li pisci spata, Isole di fuoco, Surfarara, Pasqua in Sicilia, Contadini del mare, Parabola d’oro). Nel’58-’59 dirige altri quattro importanti cortometraggi in Sicilia (Pescherecci), in Sardegna (Pastori di Orgosolo, Un giorno in Barbagia) e in Calabria (I dimenticati). Esordisce nel lungometraggio con Banditi a Orgosolo che ottiene il Premio Opera Prima alla Mostra di Venezia del 1961. Seguono Un Uomo a metà (1966) e L’invitata (1969). Negli anni ’70 passa alla televisione, iniziando la collaborazione con la RAI. E’ una collaborazione segnata dallo straordinario successo di Diario di un maestro (1973). Dopo lo straordinario successo del Diario, De Seta torna al film-inchiesta sui suoi temi, affrontati con variazioni adeguate ai nuovi anni (Quando la scuola cambia, 1978); la mutazione antropologica del nostro paese, tra lo ieri contadino dei suoi vecchi documentari e l’oggi industriale (La Sicilia Rivisitata, 1980). Tutte produzioni RAI in più puntate.
 
Dopo vari anni di silenzio, torna al cinema con In Calabria (1993). In anni più recenti ha realizzato Dedicato ad Antonino Uccello nel 2003, il film Lettere dal Sahara (2006) ed il cortometraggio Articolo 23 – Pentedattilo nel 2008.
 
 
  • Data di inizio
    14 Gennaio 2012 18:00
  • Stato
    Concluso
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