FALSTAFF di Orson Welles
Svizzera, Spagna 1966, 120′ v.o. sott. it.
Orson Welles (Falstaff) Keith Baxter (Principe Hal, Enrico V) Jeanne Moreau (Doll Tearsheet) John Gielgud (Re Enrico IV) Norman Rodway (Henry Percy, detto Hotspur) Marina Vlady (Kate Percy) Margaret Rutherford (Signora Quickly) Alan Webb (Mastro Shallow) Walter Chiari (Silenzio) Fernando Rey (Worcester)
In Inghilterra regna il primo dei Lancaster, Enrico IV, salito al trono dopo torbide lotte. Le rivendicazioni sollecitano i tentativi ribelli, di cui si fa portavoce il giovane Enrico Percy, detto Hotspur. Egli giura di vendicarsi, e vorrebbe uccidere il principe ereditario, se non sapesse che questi è inviso al padre, perché preferisce passare il tempo a gozzovigliare con amici, tra i quali l’inseparabile Falstaff, bivaccando in una malfamata locanda. Ma gli eventi precipitano: Hotspur prende la via della ribellione aperta sobillando la gente del suo popolo, mentre Enrico IV manda a chiamare il figlio, affinché assolva gli obblighi militari che gli competono come principe ereditario. La battaglia divampa e il giovane principe riesce a vincerla e a uccidere lo stesso Hotspur. Ma Falstaff se ne attribuisce l’onore, lasciando al re un’impressione negativa sulle capacità di suo figlio. In seguito, quando giunge la notizia che Enrico IV è morto e che suo figlio è salito al trono col nome di Enrico V, Falstaff non sta in sé dalla gioia, sicuro che la sua vita futura non avrà più problemi. Ma Enrico V diventando re, ne ha accettato tutte le responsabilità e non può più ammettere la vicinanza di individui dissoluti. Avvilito Falstaff continua il suo bighellonare con filosofica tracutaggine, fino alla sua morte.