LE FIGLIE DI MAMI WATA di Giuseppe Carrisi
Italia, 2012, 65’, docufiction
Scritto e diretto da Giuseppe Carrisi, fotografia e riprese Italia e Nigeria di Alberto Cicala, voce narrante di Lavina Pozzi, montaggio Domenico De Orsi, altre riprese in Italia di Lorenzo di Pietro, produzione esecutiva in Italia La Conchiglia di Santiago, produzione esecutiva in Nigeria Butterfly Cinematografica, musiche colonna sonora di RAI Trade, con la canzone ‘Ebano’ dei Modena City Ramblers Edizioni Universal Music Warner Chappel. In collaborazione con Associazione Butterfly Europe for Africa ONLUS e Associazione Progetto La Ragazza di Benin City. Casting principale: Paul Yen Eguevoen, Deborah Okoje, Jennifer Ozonoge, Friday Jeffrey, Vivian Omokaro. Con la partecipazione di Isoke Aikpitanyi e Claudio Magnabosco. Si ringrazia la “Actors Guild of Nigeria” partner della Butterfly School of Cinema in Nigeria e la Università di Benin City – UNIBEN.
Racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro Paese in Italia a scopo di sfruttamento sessuale. Nel film, ambientato a Benin City, definita la “fabbrica italiana di prostitute” e in diverse realtà italiane dove le vittime finiscono sulla strada, si intrecciano diverse circostanze.
La povertà del paese africano, la condizione della donna, il mondo dei trafficanti di esseri umani e delle “maman”, i riti voodoo; ed ancora, i viaggi di queste ragazze attraverso il deserto del Sahara sulle stesse rotte dei migranti economici, le soste nelle oasi del Niger, le carceri libiche, le traversate sui barconi fino a Lampedusa fino alle condizioni di assoluto sfruttamento a cui devono sottostare una volta arrivate in Italia.
Il film è arricchito dalle testimonianze di Isoke, una ragazza nigeriane, che è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio un suo ex “cliente”, divenuto un paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne.
Carrisi giornalista RAI, scrittore e documentarista, da anni si occupa delle problematiche dei Paesi in via di sviluppo, in particolare dell’Africa, e ha realizzato numerosi reportage da zone di guerra (Palestina, Sierra Leone, Uganda, Repubblica Democratica del Congo). Ha pubblicato il volume Kalami va alla guerra, dedicato al fenomeno dei bambini utilizzati nei conflitti armati, e sullo stesso argomento ha anche realizzato un film-documentario, dal titolo Kidogò, un bambino soldato, presentato al Giffoni Film Festival. È anche autore e regista del documentario Voci dal buio, che racconta storie di giovani affiliati alla camorra e di loro coetanei della Repubblica Democratica del Congo che vivono in condizioni di violenza e sfruttamento, e della docufiction Zarema e le altre, sulla realtà delle “vedove nere”, le ragazze kamikaze della Cecenia. Per la Newton Compton ha pubblicato Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e che nessuno ti ha mai raccontato (vincitore del Premio Fregene per la saggistica), Gioventù camorrista e La fabbrica delle prostitute.