18:00 Architettura della tristezza, Tirana 96′, Ivi Tirana Punk

Data di inizio
12 Giugno 2022
Data di fine
12 Giugno 2022
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

18:00 Architecture of sadness/ Architettura della tristezza (Ermela Teli, 2012) inglese sott. it

Il film ripercorre la storia dell’Albania in circa 15 minuti integrando eventi documentati e leggende attraverso le tracce che hanno lasciato nel paesaggio urbano e nella società. La narrazione si incentra sulle ingiustizie e le sofferenze causate dai regimi politici che si sono susseguiti sin dal medioevo ai giorni d’oggi, ovvero il feudalesimo, la dittatura comunista e le disuguaglianze neoliberali. La fotografia in bianco e nero sovraesposto contribuisce ad accentuare il carattere mitostorico del racconto che riaffiora
nel ricordo come una sensazione di orrore del passato e di disagio nel presente.

18:15 Tirana 96′ (Gjergj Xhuvani, 1996, 15′) v.o. sott. it In quest’opera, come il nome stesso suggerisce, l’autore sembra volere creare una scatola del tempo per offrire agli spettatori una serie di impressioni sulla società albanese di quel periodo. Promotore di un modo diverso di pensare al film rispetto ai colleghi delle generazioni precedenti, Gjergj Xhuvani elimina dalla trama i prolissi dialoghi tipici del cinema
albanese. Al centro della narrazione si impongono i suoni e le immagini dell’ambiente, dei personaggi e delle attività che essi svolgono. L’opera si distingue soprattutto per lo sguardo critico sulle stratificazioni sociali che si erano create in Albania dopo il comunismo. L’occhio e l’orecchio del regista prestano particolare attenzione a individui che stavano e stanno ai margini dei cambiamenti politici ed economici che sono avvenuti ne Paese dopo il comunismo, come ad esempio i venditori ambulanti, gli elemosinatori e gli anziani reclusi in istituti di cura.

18:30 Ivi Tirana Punk (Joni Shanaj, 2000, 50′ ) Ivi è stato un personaggio unico della fine degli anni Ottanta e inizio Novanta a Tirana. È conosciuto per essere stato tra i primi, se non il primo, ad aver adottato comportamenti e look simili a quelli dei seguaci di Johnny Rotten. La società albanese comunista o post-comunista è estremamente giudiziosa e, di conseguenza, anche grandemente vittima del giudizio altrui. Essa non è il luogo migliore per esprimere stili di vita e gusti estetici che non sono accettati dalle masse, per quanto riprovevoli e eticamente indegne le masse siano di fronte alla
cultura punk e al cospetto di ogni persona che fa le sue scelte senza chiedere nulla al prossimo. Il documentario di Joni Shanaj ripercorre la storia di Ivi tramite la musica e le voci di persone che lo conoscevano direttamente e indirettamente. Dalle parole e dalle note che danno un tono alle vaghe immagini della capitale albanese di fine Ventesimo secolo, emerge il carattere di un ragazzo il cui voleressere-sé-stesso irritava le autorità statali e patriarcali prima e dopo che indossassero le mutande dell’imborghesimento.

  • Data di inizio
    12 Giugno 2022 18:00
  • Stato
    Concluso
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