BLUE VELVET di David Lynch (v.o.s.)

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Blue Velvet non è un film per tutti. Ad alcuni piacerà un sacco, ma abbiamo anche assistito a reazioni estremamente negative. Abbiamo fatto una proiezione in anteprima nella Valley ed è stata un disastro. La gente lo ha trovato disgustoso e morboso. E chiaramente lo è, ma ha due facce. Io credo che i film debbano avere il potere del bene e quello dell’oscurità, per poter dare dei brividi e scuotere un po’ gli animi. […]
Blue Velvet è un film molto americano. Visivamente sono stato ispirato dalla mia infanzia a Spokane, nello stato di Washington. Lumberton è un nome vero: ci sono molte Lumberton in America. L’ho scelto in modo da avere distintivi di polizia e cose del genere, perché era una cittadina vera. Poi la mia immaginazione ha preso il volo e così ecco i camion della legna che attraversano l’inquadratura e quel motivetto alla radio – “Al primo tonfo di un albero…” – tutto questo è stato una conseguenza della scelta del nome.
C’è una dimensione autobiografica. Kyle veste come me. Mio padre faceva il ricercatore scientifico per il Dipartimento dell’Agricoltura a Washington. Eravamo sempre nei boschi. Quando ce ne siamo andati ero stufo marcio dei boschi, ma ancora oggi i tronchi, i taglialegna… tutto questo per me è l’America, come le staccionate e le rose nella sequenza iniziale. Quell’immagine è talmente impressa nella mia memoria, e mi rende così felice. Fa parte dell’infanzia di molti di noi. […]
Blue Velvet è un viaggio sotto la superficie di una cittadina americana, ma è anche una sonda lanciata nell’inconscio o in un luogo in cui si affrontano cose che normalmente non incontri. Uno dei tecnici del suono l’ha definito un incrocio fra Norman Rockwell e Hieronymus Bosch. È un addentrarsi il più possibile in quella dimensione, per poi uscirne. C’è un punto di immersione totale, e da lì si riaffiora”.

(David Lynch, intervista di David Chute, Out to Lynch, in “Film Comment”, vol. 22, n. 5, ottobre 1986, trad. it. in Perdersi è meraviglioso. Interviste sul cinema, a cura di Richard A. Barney, Minimum Fax, Roma 2012)

REGIA: David Lynch
NAZIONE: Stati Uniti
ANNO: 1986
DURATA: 118′
CAST: Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper, Laura Dern, George Dickerson, Hope Lange, Priscilla Pointer, Dean Stockwell, Jack Nance, Francis Bay

v.o.s.: versione originale con sottotitoli in italiano

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    20 Gennaio 2025 20:00
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