British Pride
C’è stata l’Inghilterra dei “Giovani arrabbiati” e della Swinging London negli anni ’60 e c’è la Gran Bretagna della Brexit. In mezzo, neli anni ’90 della Signora Thatcher, il cinema inglese ha conosciuto una stagione straordinaria, tenuta a battesimo da maestri che già avevano raccontato conflitti e storie della gente comune quali Ken Loach e Mike Leigh, punteggiata da grandi successi (Piovono pietre, Segreti e bugie, The Commitments), commedie sociali irresistibili (Grazie Signora Thatcher, Pride) , racconti toccanti e romantici (Billy Elliot, Irina Palm). L’onda lunga di quel cinema si allunga fino ad oggi e racconta, con un realismo ironico e giocoso che non ha precedenti, un Paese lacerato dalle lotte operaie, orgoglioso della sua tolleranza multiculturale, trasformato nei costumi sessuali, sempre convinto di potercela fare. E’ l’Inghilterra che amiamo e in cui ci riconosciamo, quella di cui condividiamo i valori, l’ironia, la forza e il sogno. In questo ritratto collettivo c’è spazio per un documentario come The Spirito of ’45 che riannoda il passato col presente nel segno di un grande maestro.