CAMILLE CLAUDEL 1915 di Bruno Dumont
FRANCIA, 2013 l 97′ l 35mm l colore l v. o. sott. It.
Cast: Juliette Binoche, Jean Luc Vincent, Robert Leroy, Emmanuel Kauffman, Marion Keller, Armelle Leroy-Rolland
Sceneggiatura: Bruno Dumont
Fotografia: Guillaume Deffontaines
Montaggio: Bruno Dumont, Basile Belkhir
Produzione: 3B Productions
World Sales: Wild Bunch
Presentato in Concorso a Berlino, il drammatico racconto di un istante della vita di Camille Claudel. Dumont, cantore di un cinema radicale in cui i corpi parlano più delle parole, indaga il mistero o l’oscurità della demenza nella vita dell’artista amante e allieva di Rodin, per 29 anni rinchiusa in un manicomio dove finirà i suoi giorni nel 1943. Tre giornate in attesa di una visita del fratello Paul, durante il rigido inverno del 1915. Esangue, consumata, la rabbia racchiusa nello sguardo, Camille rivive in una magnifica Juliette Binoche.
Bruno Dumont è nato nel 1958 a Bailleul, luogo dove ha ambientato i suoi primi due film, La vie de Jésus (1997, Caméra d’or al Festival di Cannes) e L’humanité (1999, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria e di entrambi i premi per l’interpretazione a Cannes). Regista unico e controcorrente nel panorama francese, il suo cinema è un modo altro, differente, «più divertente» di praticare la filosofia. Percorso che prosegue anche nei titoli successivi, Twentynine Palms (2003), Flandres (2006), Hadewijch (2009) e Hors Satan (2011).