FIGHTING PAISANOS di Marco Curti (Italia, 2013, 52′)
In occasione del 70° anniversario della Liberazione di Roma
“Fighting Paisano” è il nomignolo che un grande cronista di guerra americano, Ernie Pyle, affibbiò a un ragazzino ciociaro che grazie alla sua doppia cittadinanza, italiana e statunitense, poté combattere come soldato alleato per liberare la sua patria dal nazifascismo. Come lui, molti altri giovanissimi italo-americani decisero di arruolarsi nelle file dell’esercito statunitense per dare il loro contributo alla causa della libertà.
Figli di immigrati in Nord-America, impiegati nei lavori più duri e umili, circa un milione e mezzo di ragazzi, dagli inconfondibili cognomi italiani, combatterono sui fronti del secondo conflitto mondiale. Molti di loro sbarcarono in Sicilia e risalirono la penisola italiana, fino alla sua liberazione. Dopo settant’anni qualcuno è ancora vivo. Questo progetto di film-documentario rappresenta, molto probabilmente, l’ultima possibilità di raccontare la loro storia. La storia dei Fighting Paisanos.
Marco Curti nasce a Roma nel 1980. Dopo la laurea in scienze della comunicazione lavora come redattore per programmi di documentaristica e approfondimento per La7 e History Channel. Dopo aver frequentato la film Accademy di New York comincia a occuparsi anche di film making e regia. Tornato in Italia lavora come autore, film maker e regista per diversi broadcasters, tra i quali Discovery Channels e MTV. Nel 2013 dirige “Fighting paisanos” per Briciola.tv e Rai