IL CINEMA DIGITALE SECONDO GIULIO QUESTI
di Stefano Consiglio
Italia, 2007, 52’
Quando, essendo suo amico da tanti anni, ho avuto il privilegio di vedere i corti digitali di Giulio Questi due cose mi hanno colpito con grande forza.
La prima è che il soggetto di quei piccoli e bellissimi film non è solo quello che raccontano, ma il modo, il processo, l’energia, quasi fisica, di quel raccontare. Una sorta di “action shooting”, per parafrasare l’”action painting”: dove l’opera che ne risulta enfatizza l’atto fisico del fare creativo (del dipingere o del girare che sia). Quello che resta insomma, cioè il film, è una specie di residuo del lavoro effettivo dellʹarte, lavoro che sta nellʹatto del processo della creazione dell’oggetto artistico.
La seconda cosa che mi ha colpito – conseguenza… o forse premessa della prima, chissà? Non saprei dire! – è stata la sensazione che Giulio facendo quei piccoli film in digitale stesse (re)inventando il cinema. Quanto meno il suo.
È intorno a queste due forti emozioni che ho sentito il bisogno di far ruotare la mia conversazione con lui.
Stefano Consiglio
Montaggio: Silvia di Domenico
Operatore: Raoul Torresi
Produzione: RIPLEY’S FILM con Stefano Consiglio e Silvia Di Domenico
Formato: Beta Digital Pal; 4/3 – colore
© 2007 RIPLEY’S FILM Srl. Tutti i diritti riservati.