IL CONFORMISTA di Bernardo Bertolucci
Italia, Francia, Germania, 1970, 108′
IL CONFORMISTA
Soggetto: dal romanzo omonimo di Alberto Moravia
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci
Fotografia: Vittorio Storaro
Musiche: Georges Delerue
Montaggio: Franco Arcalli
Scenografia: Ferdinando Scarfiotti
Produttore: Giovanni Bertolucci, Maurizio Lodi Fè
Società di produzione: Mars Film, Marianne Productions, Maran Film
Distribuzione: Paramount C.I.C.
Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin, Enzo Tarascio, Yvonne Sanson,
Alle porte della Seconda guerra mondiale, Marcello Clerici, spia della polizia politica fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze. La luna di miele è una copertura: all’insaputa della moglie Giulia, Marcello deve eliminare il suo ex professore ora dissidente politico antifascista. In un turbinio d’intreccio erotico e politico, il protagonista sente vacillare la sua fede nel regime e s’innamora della moglie del professore. La missione sarà portata a termine ma, pavidamente, non per sua mano. Se esiste una caratteristica comune ai tutti i grandi cineasti, essa è sicuramente la cifra stilistica. Il taglio di un’inquadratura, la fotografia, sono spesso firme criptate intelligibili all’occhio dell’immaginario collettivo. Bernardo Bertolucci, autentico cinefilo, è tra coloro che ha saputo dar vita ad uno stile inconfondibile. Il conformista – tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia – racchiude già tutte le peculiarità dei film che da lì a poco renderanno l’autore noto a livello mondiale. Una fattura sopraffina il cui merito va equamente ripartito con Vittorio Storaro (fotografia) e Franco Arcalli (montaggio). Partiamo dalle luci. Puro espressionismo nella sequenza iniziale in cui l’attesa del protagonista – un impeccabile Jean-Louis Trintignant – è cadenzata da una luce al neon intermittente, creando una sorta di montaggio ottico ricco di simbologia.