Incontro con Aurelio Grimaldi a seguire Nerolio. Sputerò su mio padre di A. Grimaldi

Data di inizio
12 Marzo 2022
Data di fine
12 Marzo 2022
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

Incontro moderato da Alberto Crespi con Aurelio Grimaldi

a seguire Nerolio. Sputerò su mio padre di Aurelio Grimaldi (1996, 90’)

Il film è strutturato in tre capitoli. Primo capitolo. Un poeta e regista italiano (Marco Cavicchioli) viaggia su un treno di seconda classe nel tratto che da Messina porta a Siracusa. Arrivato in città, prende alloggio in un albergo di lusso e poi raggiunge il quartiere popolare della Mazzarona. Dopo aver contemplato case, persone, oggetti, la sua attenzione è catturata da alcuni ragazzi che giocano a pallone in uno spiazzo. Li osserva, poi si avvicina, parla con loro. È notte, e i ragazzi hanno acceso un falò di fronte al mare. Uno per uno si dirigono verso la macchina del poeta e rimangono appartati con lui, mentre si odono musiche di Satie e Telemann. La mattina dopo, mentre il sole risplende e il mare è mosso, il poeta riparte. Secondo capitolo. A casa del poeta a Roma, la domestica annuncia che è arrivata la persona che lui aspettava. Valerio (Vincenzo Crivello), un ragazzo di poco più di venti anni, aveva chiesto un appuntamento per preparare una tesi su di lui. Valerio in realtà voleva rimanere solo con il poeta. E la cosa avviene ma dopo uno scontro aspro e non privo di momenti forti. Terzo capitolo. È notte, e il poeta gira per Roma attraverso strade buie e poco frequentate. Incontrato un ragazzo bruno, lo invita a cena in trattoria, gli chiede se vuole fare l’attore. Dopo la risposta affermativa del ragazzo, i due si allontanano in uno spiazzo oscuro. Tutto sembra come al solito, ma stavolta il ragazzo si agita, pretende soldi e si mostra teso e riluttante. Quando scappa dalla macchina, il poeta lo insegue, lo fa cadere per terra. Nella colluttazione, il ragazzo trova un bastone e comincia a colpire il poeta che perde i sensi. Il ragazzo prende la macchina e passa sul corpo del poeta. Poi va via, mentre spunta l’alba.

Forse il film migliore di Grimaldi, Nerolio, in un livido bianco e nero di Maurizio Calvesi, ricostruisce la figura dell’ultimo Pasolini, come una sorta di profeta rancoroso e contradditorio, teorico del sesso come sopraffazione.

 

 

 

 

 

 

  • Data di inizio
    12 Marzo 2022 18:00
  • Stato
    Concluso
  • Categoria

      Archivio