MAMMA GÓGÓ di Fridrik Thor Fridriksson
Islanda/Norvegia/Svezia/Germania/Gb, 2010 – 90’
v.o. islandese con sott. in ital.
Omaggio a Fridrik Thor Fridriksson. Il regista sarà presente alla proiezione.
Film sul percorso personale del regista, di fronte alla scomparsa della madre a causa del morbo di Alzheimer. Un film con tutte le caratteristiche essenziali di Frioriksson: humor, compassione e un forte stile visivo. “Mamma Gògò” tratta di Gògò, un’anziana donna, alla quale viene diagnosticata l’Alzheimer e delle reazioni di suo figlio e della sua famiglia alla sua malattia.
Mentre Gògò si caccia continuamente in guai nei quali una persona con l’Alzheimer può trovarsi, il figlio, il regista, si trova ad affrontare problemi economici dopo il flop nei cinema del suo film “Children of Nature”. Con il peggiorare della malattia di Gògò, la sua famiglia decide che è meglio spostarla in una casa di cura. Gògò e il suo defunto marito, che appare sulla scena, non sono d’accordo con questa decisione. Il regista non è economicamente indipendente e quando Gògò si sistema nella casa di cura, decide di vendere l’appartamento di sua madre e i suoi dipinti di valore, aiutandosi a risollevarsi con i guadagni. Il film islandese “79’ af stöðinni” del 1961 riappare in “Mamma Gògò”; la coppia principale di quel film era composta da Kristbjörg Kjeld e Gunnar Eyjólfsson, gli stessi attori che gli stessi attori che interpretano Gògò e il suo defunto marito in “Mamma Gògò”.
Anche i ricordi di Gògò relativi a suo marito sono connessi a “79’ af stöðinni”, le cui scene sono usate in “Mamma Gògò” quando la protagonista riflette sulla sua vita mentre la malattia la fa scomparire a poco a poco. “Mamma Gògò” mostra il lato tragicomico dell’Alzheimer e le difficoltà e il conflitto dei parenti, dipinti in modo unico dal rapporto tra madre e figlio. Allo stesso tempo, il regista fa una satira del contesto politico della sua società che ha influenzato il suo modo di fare film, nel bene e nel male.