ANTONIONI VISTO DA ANTONIONI
Intervista a Michelangelo Antonioni di Lino Micciché
Italia, 1978, 28’
“Nel 1978, la Rai presentò per la prima (e ancora unica) volta in Rai un ciclo di film di Antonioni dal titolo “Gli anni cinquanta visti da Antonioni” (da Gente del Po a Il grido), su iniziativa di Piero Pintus, responsabile del cinema di RAIDUE che rimane a tutt’oggi un evento.
In questa occasione Lino Miccichè realizzò una lunga intervista “Antonioni visto da Antonioni” in cui Antonioni per la prima volta si raccontò liberamente sulla sua opera. Una testimonianza storica di grande importanza”.
CRONACA DI UN AMORE
Italia, 1950, 110’
Massimo Girotti (Guido) Lucia Bosé (Paola Molon) Gino Rossi (Carloni, il detective) Marika Rowsky (Joy, la mannequin) Ferdinando Sarmi (Enrico Fontana) Franco Fabrizi (Presentatore della sfilata di moda) Vittoria Mondello (Matilde)
Un ricco industriale concepisce qualche sospetto sul conto della sua giovane e bella moglie, Paola, che ha sposato per amore ed ama appassionatamente. Egli vuol conoscere meglio i precedenti della donna e incarica delle ricerche una agenzia d’investigazioni. Paola è di Ravenna e da studentessa ha avuto una gran passione per un compagno di studi, Guido, che era fidanzato con una sua amica. Questa è morta in seguito ad un disgraziato incidente. Guido, che nel frattempo è stato in guerra e si trova in difficili condizioni finanziarie, ha sentore delle indagini che vengono condotte sulla sua ex amante e si reca a Milano per avvertirla. I due si sentono responsabili della morte della fidanzata di Giulio, morta sotto i loro occhi in un incidente che loro due avrebbero potuto evitare. Nel rivedersi, Paola e Guido sentono rinascere la loro passione e lei, che vuole ad ogni costo liberarsi del marito, uomo d’età matura, riesce a persuadere l’amante ad assassinarlo. Guido si apposta al margine della strada dove l’industriale deve passare, ma questi, profondamente turbato dalle notizie avute dall’agenzia investigative, perde il controllo della macchina e precipita nel vicino canale. I due amanti sono ormai liberi ma Guido, sconvolto e preoccupato, abbandona per sempre Milano.