Pasolini sceneggiatore
La commare secca di Bernardo Bertolucci (1962, 98’)
Il corpo senza vita di una prostituta viene trovato in un campo sul greto del Tevere. La polizia inizia subito le indagini e individua cinque sospetti appartenenti alla fauna della periferia romana. Mediante un sottile gioco a incastro, i loro vari interrogatori fanno da filo rosso al racconto, insieme ai flashback “a episodi” dell’ultimo risveglio pomeridiano dell’anonima vittima. Tra evidenti bugie e mezze verità, il ladruncolo detto “il Canticchia”, l’ex magnaccia Bustelli (che vive alle spalle della moglie e della suocera strozzine), l’ingenuo soldatino calabrese “Costantino Teodoro”, il friulano Natalino e il sedicenne Francolicchio, ancora sotto choc per la tragica scomparsa dell’amico Pipito, ci raccontano ognuno a sua volta la loro giornata balorda di sole e di pioggia, prima di essersi ritrovati tutti, verso mezzanotte, nei pressi del Parco Paolino… Finché un testimone citato da uno di loro aiuterà i poliziotti a individuare in una balera il colpevole, vale a dire quello che aveva mentito più degli altri.
Da un soggetto originale di Pier Paolo Pasolini, La commare secca rappresenta l’opera d’esordio di Bernardo Bertolucci. La sceneggiatura è di Bertolucci, Pasolini e Sergio Citti. La commare secca del titolo è la morte, chiamata così in un sonetto di Gioachino Belli.
Il restauro del film La commare secca è stato realizzato in 4K a cura di CSC – Cineteca Nazionale a partire dal negativo originale 35mm e dal negativo sonoro ottico messi a disposizione da RTI – Mediaset.